Peschici, Vieste e Rodi Garganico hanno approvato la tassa di soggiorno, imposta reintrodotta il 2011 dal decreto sul Federalismo municipale per le città turistiche. Almeno per quest'anno, comunque, Peschici, considerato il momento di crisi, non ha inteso applicare nessuna tassa di soggiorno. L'imposta si aggiunge alla ricevuta di alberghi e b&b (bed and breakfast; ndr). I tre Comuni più importanti sulla costa per posti letto e presenze turistiche hanno lavorato all'unisono e trovato un accordo approvando le stesse tariffe. Il turista che soggiornerà a Vieste pagherà esattamente quanto quello di Rodi e Peschici (ripetendo che qui se ne parlerà in altro momento).

Entrando nello specifico, in villaggi, camping, case vacanze e b&b sarà applicata una tassa di 60 centesimi al giorno, 80 negli alberghi fino a tre stelle, un euro in quelli da quattro stelle in su. La tassa si applicherà per un massimo di dieci giorni. Previsti sconti per i gruppi turistici che pagheranno solo i primi tre giorni, agevolazioni anche per disabili e accompagnatori. Scatta la gratuità per bambini e ragazzi fino a 14 anni.

Qualcuno osserva comunque che l'imposta applicata dai Comuni citati sia illegittima in quanto Peschici, Vieste e Rodi Garganico “non” sono iscritte nell'albo della Regione Puglia con la qualifica di città turistiche. Sarebbe bene che si cominciasse a verificare tale dato.

AGGIORNAMENTO = Da fonti vicine sia all’Amministrazione comunale e sia al mondo degli operatori turistici riceviamo e pubblichiamo: “Sono sicuro che la tassa di soggiorno non sarà adottata neanche il prossimo anno, in quanto è una tassa fastidiosa, evasiva al massimo e controproducente, Giusto per fare un'esempio, noi per incentivare i nostri clienti a venire a Peschici gli paghiamo l'autostrada, Che senso avrebbe fargli pagare una tassa… "PER SOGGIORNARE"? Ma stiamo scherzando!? Dove viviamom a Parigi? Sveglia hooo!!! Se no tra proco ci andiamo solo noi al bagno!”