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02/10/2008

CALENA RECUPERATA

 PESCHICI - Siglato, nella tarda serata di ieri (30/09/2008; ndr), l'accordo tra Amministrazione comunale di Peschici e proprietari dell'abbazia di Kalena. Si chiude così il lungo braccio di ferro che per anni, se non proprio per decenni, ha visto su posizioni contrapposte Comune e proprietari.
L'intesa raggiunta è il frutto di un lungo e paziente lavoro da parte di quanti hanno saputo, tessera dopo tessera, mettere insieme gli elementi significativi perchè, finalmente, si potesse recuperare un "bene" di indiscutibile valore storico, ma soprattutto di grande sentimento verso quella "Madonnina" che, da sempre, rappresenta per la comunità peschiciana un punto di intenso trasporto religioso.

La convenzione firmata dal sindaco, Domenico Vecera, e dai fratelli Martucci, Anna Elisabetta, Maria, Francesco e Vincenzo, proprietari dell'ex complesso monastico benedettino, prevede una durata di quarant'anni, periodo che rappresenta la sintesi tra l'iniziale richiesta "a tempo indeterminato”, poi scesa a novant'anni, ancora sessanta/cinquanta, per chiudere, appunto, a quaranta. Per tutta la durata della convenzione, la comunità locale avrà la piena disponibilità delle due chiese, entrambe ridotte in uno stato di completo abbandono, tant'è che sono evidenti i guasti che tempo e incuria dell'uomo hanno provocato ad una delle testimonianze storico-religiose tra le più significative del Gargano. Sarà possibile inoltre, d'intesa con i proprietari, utilizzare il cosiddetto "giardino".

Ma al di là dei cavilli burocratici c'è, come ha spiegato il sindaco, la piena disponibilità della famiglia a non irrigidirsi su richieste che vadano, naturalmente, nel comune interesse di fare di Kalena non solo uno dei riferimenti religiosi più significativi, ma anche occasione per iniziative di grande spessore culturale. La convenzione ora dovrà essere approvata dal Consiglio comunale che - ha anticipato il sindaco - si terrà domani (02/10/2008; ndr), alle ore 18,30.

All'incontro conclusivo hanno partecipato, insieme al sindaco, il suo vice, Domenico Afferrante, e gli assessori Leonardo Di Miscia e Michelino Vecera; per i proprietari, appunto i quattro fratelli: Anna Elisabetta, Maria, Francesco e Vincenzo. Ma, non possiamo dimenticare una figura che, per anni, ha con determinazione percorso tutte le strade possibili per far sì che si potesse trovare il punto d'incontro. Il riferimento, naturalmente, va a mons. Domenico D'Ambrosio, vescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, che non ha mai tagliato le radici con Peschici,la terra che gli ha dato i natali.

Ora il Comune dovrà studiare la strategia giusta per ottenere i finanziamenti necessari per i lavori di ristrutturazione delle due chiese. Una porta aperta potrebbe essere quella di accedere a finanziamenti europei nell'ambito del programma di "Area Vasta- Capitanata 2020", progetto che è stato già inserito per un ammontare di ben tre milioni e mezzo di euro.

La presenza dell'abbazia di Kalena nella piana di Peschici risale all'872. Nel 1058 divenne una potente abbazia. Man mano che papi ed imperatori le concedevano ricchi privilegi, i suoi beni si estesero oltre l'area garganica fino a Campomarino e a Canne. L'abbazia di Monte Sacro, presso Mattinata, era una di queste ricche dépendances.

Francesco Mastropaolo (“La Gazzetta del Mezzogiorno” – 01/10/2008)

 
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