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03/04/2010

ANALISI DI UN VOTO

 “Il Pd di Capitanata ottiene un significativo allargamento dell’area del consenso ad appena 9 mesi dalle europee e, speriamo, incrementa la rappresentanza in Consiglio regionale; premettendo a queste considerazioni l’esaltante elezione di Nichi Vendola e la brillante vittoria del centrosinistra, posso dichiarami più che soddisfatto e definire quanto meno fuori luogo i commenti che invocano una resa dei conti interna”. E’ il commento all’esito delle elezioni regionali del segretario provinciale del Partito Democratico, Paolo Campo, condiviso nella conferenza stampa cui hanno partecipato 2 dei 4 consiglieri eletti, Sergio Clemente e Elena Gentile, e i responsabili degli Enti Locali, Rino Pezzano, e dell’Organizzazione, Gianluca Ruotolo.

ELEZIONI REGIONALI - Il confronto con le elezioni europee del 2009 fa emergere un avanzamento di oltre 5 punti percentuali e colloca il Pd di Capitanata oltre la media regionale, “segno che il radicamento è un processo virtuosamente avviato, che la proposta programmatica offerta ai cittadini dal Partito Democratico è stata accolta con attenzione e ha suscitato interesse e che i candidati tutti hanno svolto un ottimo lavoro per promuoverla tra gli elettori”. Positivo anche il differenziale tra i voti di lista (65mila 332) e quelli di preferenza (45mila 574): “Il nostro non è un partito personalistico e ha capacità di attrarre. E’ un capitale da investire nella costruzione del futuro del Pd, a partire dal più ampio radicamento nei territori”.

Tra i tanti numeri spicca “l’ottima performance del partito foggiano, perché mai era accaduto che la percentuale del capoluogo fosse allineata alla media regionale, conseguenza anche della positiva percezione che la città ha della buona azione di governo dell’Amministrazione comunale”. Sommati questi fattori emerge “il superamento della nostra complessa vicenda congressuale e delle lacerazioni conseguenti alle primarie – è la riflessione di Campo – a tutto vantaggio dell’unità del centrosinistra e della governabilità”.

Il segretario provinciale del Pd detta anche le priorità territoriali dell’agenda programmatica: riconversione del sistema produttivo, particolarmente quello agricolo; miglioramento del ciclo dei rifiuti; investimenti infrastrutturali nelle aree interne, con particolare attenzione a Gargano e Subappennino; riforma del sistema legislativo e burocratico in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili. “Ci sono tutte le premesse per offrire un contributo importante al governo della Regione e far bene nei prossimi 5 anni, ancor più se sapremo migliorare la nostra capacità di fare squadra a Bari e in Capitanata”.

ELEZIONI AMMINISTRATIVE – Il bilancio è ampiamente positivo anche all’esito dell’analisi del voto nei Comuni. Il Pd vince in 6 Comuni (Manfredonia, Rocchetta Sant’Antonio, San Paolo Civitate, Casalvecchio, Mattinata e Ordona; questi ultimi 3 amministrati dalla destra), in 3 è al ballottaggio (Cerignola, Torremaggiore e Roseto Valfortore), perde in altri 3 (Accadia, Monteleone e Cagnano) e non era presente a Carlantino e Faeto.

Il risultato manfredoniano è stato definito da Campo “straordinario sotto ogni profilo, di qualità e quantità”. A Torremaggiore, ha affermato Rino Pezzano, “offriamo alla coalizione di centro tutta la nostra disponibilità a ragionare sul futuro della città”. A Cerignola “siamo arrivati al ballottaggio, e nessuno ci avrebbe scommesso – ha continuato il responsabile Enti Locali – ora dobbiamo prendere atto dell’ampiezza del voto di protesta nei confronti della politica e dei suoi riti e dimostrare, nei fatti, apertura alle istanze e alle rappresentanze della società civile rimasta ai margini della competizione elettorale”.

Il risultato delle regionali ha offerto lo spunto per una riflessione anche sul futuro dell’Amministrazione provinciale: “C’è un evidente ridimensionamento del PdL, tanto nel voto che nella rappresentanza istituzionale - ha affermato Paolo Campo - che ci offre maggiori spazi e opportunità per preparare l’alternativa di governo, a maggior ragione coinvolgendo in questa operazione l’UdC”. Inoltre, ha aggiunto Pezzano, “il risultato accentuerà le difficoltà della maggioranza e del presidente nella ricomposizione della Giunta, sempre che Antonio Pepe ci riesca a comporre una Giunta”.

 
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