“E’ urgente la definizione-attuazione di un vero e proprio piano straordinario per la sicurezza e la legalità in aree a rischio, com’è quella del Gargano, fondato su investimenti destinati al potenziamento degli organici e delle dotazioni, finanziarie e infrastrutturali, degli apparati giudiziari e delle forze dell’ordine”. E’ la proposta avanzata da Michele Bordo, deputato Pd e componente della Commissione bicamerale Antimafia, in coincidenza con il ‘No Faida Day’: la manifestazione organizzata a Monte Sant’Angelo “a cui partecipo condividendo il positivo e concreto obiettivo di favorire la nascita e il radicamento di un movimento civico fondato sull’affermazione della legalità diffusa”.

“L’alleanza civica e istituzionale composta nel cuore del Gargano testimonia la volontà di non minimizzare o, peggio, nascondere i problemi di sicurezza e ordine pubblico vissuti in questo bellissimo Comune della nostra provincia – continua. - La legalità è condizione necessaria, anche se non sufficiente, per realizzare il benessere e lo sviluppo di una comunità, perché senza legalità non si possono eliminare o attenuare le marginalità sociali e si vanifica ogni attività di promozione delle occasioni di lavoro e di sviluppo. A sostegno di questo positivo processo dobbiamo contribuire tutti alla radicale riqualificazione sociale e riconversione produttiva dei patrimoni confiscati alle organizzazioni criminali che operano sul territorio.

“E’ dovere delle istituzioni, centrali e locali, rendere disponibili i beni confiscati il più rapidamente possibile - sottolinea - e favorire, nella loro assegnazione, soggetti economici e sociali nati per volontà dei ragazzi di Monte o destinati a produrre occasioni di lavoro per loro. Perché a loro dobbiamo dimostrare che per affermare se stessi non hanno bisogno di impugnare un’arma o fare traffici illeciti”.

La manifestazione di Monte Sant’Angelo “è un segnale preciso rivolto allo Stato da un’intera comunità, che chiede maggiore sicurezza e serenità – conclude. - Lo Stato ha il dovere di rispondere all’appello e intensificare la già meritoria azione compiuta da magistrati e forze dell’ordine, fornendo loro risorse umane, finanziarie e strutturali per tagliare le radici sociali ed economiche alla criminalità organizzata”.

Anche l’Unione provinciale del Partito Democratico e i Giovani Democratici di Capitanata partecipano al comitato promotore del ‘No Faida Day’: iniziativa di sensibilizzazione civica e promozione della legalità in programma oggi a Monte Sant’Angelo, “dove la faida tra famiglie di allevatori si è trasformata in una cruenta guerra fra clan criminali - afferma Valentina Lucianetti, responsabile del dipartimento Sicurezza e Legalità del Pd di Capitanata - ed è diventata uno dei fenomeni delinquenziali più preoccupanti a livello regionale e di macroarea meridionale”.

L’attivazione dei cittadini e delle istituzioni “è il segnale chiaro e inequivocabile della volontà di alzare un argine civico all’inquinamento mafioso della società - continua - a cui lo Stato ha il dovere di partecipare attivando interventi strutturali di rafforzamento degli apparati. Sono anni che istituzioni e associazioni locali lanciano appelli per un adeguamento delle piante organiche delle forze dell’ordine alle nuove esigenze, per l’assegnazione di un maggior numero di magistrati, per l’istituzione del commissariato di San Nicandro Garganico e della sezione staccata della Corte d’Appello.

“Basterebbe quest’ultimo intervento - sottolinea - a garantire anche la presenza sul territorio della Direzione distrettuale antimafia, con un indubbio vantaggio sulla qualità della collaborazione con la Procura e le forze dell’ordine. La comunità di Monte Sant’Angelo, grazie soprattutto al nuovo protagonismo assunto dai giovani cittadini, ha avuto il coraggio di rompere platealmente il silenzio che per anni è gravato sulla faida – conclude il segretario provinciale del Pd Paolo Campo. - Ora tocca anche a noi sostenere questa battaglia di legalità e civiltà”.