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31/03/2009

COMUNICATI PD

 INTERROGAZIONE AL MINISTRO GELMINI

“Evitare un’arbitraria ed anticostituzionale discriminazione in danno dei cittadini che hanno prestato il servizio militare di leva e i servizi sostitutivi assimilati in data antecedente all’avvio del rapporto d’impiego”. E’ l’obiettivo dell’interrogazione presentata da Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, al ministero dell’Istruzione, l’Università e la Ricerca con cui si chiede l’adeguamento del Regolamento per il conferimento delle supplenze al personale docente ed educativo ad una recente sentenza del Tar del Lazio.

La vertenza interessa, innanzitutto, la compilazione delle graduatorie per l’insegnamento nella scuola pubblica, atteso che “i giudici amministrativi, a seguito del ricorso avanzato da alcuni insegnanti – afferma il deputato del PD - hanno sentenziato che il periodo della leva o del servizio civile deve essere valutato come titolo di servizio, a prescindere dal fatto che sia stato svolto dopo l’assunzione.

Una sentenza che, peraltro, ribadisce quanto previsto da leggi, regolamenti, circolari, atti parlamentari e pronunce della Cassazione e del Consiglio di Stato che, tutte insieme, fanno emergere con chiarezza il principio in base al quale lo svolgimento del servizio di leva non può e non deve costituire pregiudizio a fini occupazionali.
L’intervento del ministro è necessario ed urgente – conclude Michele Bordo – per evitare discriminazioni ora che si avvia la composizione delle graduatorie per l’anno scolastico 2009-2010, e scongiurare il rischio di aggiungere un ulteriore problema alla già lunga lista di disagi e difficoltà generate dalla pseudo riforma Gelmini”.


ESSENZIALITA DIGA PIANO DEI LIMITI

“Ora che le dighe della Puglia e della Basilicata sono fin troppo piene è il momento di avviare il cantiere per la realizzazione dell’invaso di Piano dei Limiti: un’opera finanziata ormai da 5 anni e supportata dal consenso sociale delle comunità interessate”. Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, ha depositato un’interrogazione, ai ministri per le Infrastrutture e per le Politiche agricole, per sollecitare la sottoscrizione degli accordi interistituzionali necessari per definire il percorso di realizzazione dell’opera e le compensazioni a vantaggio delle popolazioni i cui territori saranno interessati dall’intervento.

“Ai ministeri coinvolti, non ultimo quello degli Affari regionali, sfugge un dato importante: i Comuni che saranno più penalizzati in termini di cessione di quote del territorio sono quelli della Capitanata – sottolinea Bordo – dunque accordi di programma e intese che interessano questa opera andavano, innanzitutto, sottoscritte con la Regione Puglia, in rappresentanza di queste comunità, e non con la Regione Molise, com’è stato fatto anche attribuendo a questo Ente una sorta di supremazia istituzionale. Evidentemente, anche la Provincia di Foggia non ha saputo svolgere appieno il proprio ruolo o le sue istanze non sono state tenute in alcun conto in sede ministeriale”.

La diga di Piano dei Limiti, continua il deputato del PD, “è fondamentale per migliorare la competitività del nostro sistema agricolo e agroalimentare, essenziale per fronteggiare l’aggressività dei Paesi produttori dell’area mediterranea e tutelare il valore aggiunto connesso alla tipicità e alla qualità delle nostre migliori produzioni”. Così come, “la sua costruzione garantisce una più frequente manutenzione dell’invaso di Occhito e una maggiore salubrità dell’acqua destinata a fini potabili”.

“La mancata sottoscrizione dell’accordo è l’ennesimo atto di dolosa distrazione nei confronti della Capitanata e della Puglia – conclude Michele Bordo – a cui bisogna porre urgente rimedio per scongiurare l’incancrenirsi della crisi del settore primario della nostra economia e rilanciare seriamente l’attività del comparto edile”.


COMMENTI SU CONSIGLIO PROVINCIALE DEL 26.03

I 140 lavoratori precari impiegati presso la Provincia da oltre 10 anni e gli ex Lsu impegnati nel global service degli istituti scolastici di competenza di Palazzo Dogana “saranno stabilizzati e tutelati grazie all’impegno assunto dal Consiglio provinciale su sollecitazione dei gruppi di minoranza”. Lo affermano Paolo Campo, segretario provinciale del PD, e Antonio Prencipe, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio provinciale, commentando gli esiti dell’odierna seduta dell’Assise.

Nel corso della riunione dedicata ad interrogazioni ed ordini del giorno, infatti, sono stati discussi gli atti relativi alla programmazione dell’attività di manutenzione delle scuole (un’interrogazione presentata dal gruppo del Partito Socialista) ed alla stabilizzazione dei precari (un ordine del giorno presentato dal gruppo della Sinistra Arcobaleno). In entrambi i casi, “a fronte dei ritardi di programmazione della Giunta e delle incertezze dei gruppi di maggioranza – commenta Antonio Prencipe – è emersa con chiarezza la volontà dell’intera minoranza di evitare che il cambio della compagine politica alla guida dell’Amministrazione comporti una sorta di licenziamento di massa di lavoratori già particolarmente deboli”.

“Approntare la propria pianificazione è azione legittima, se non si trasforma nella negazione del principio della continuità amministrativa e non se ne scaricano gli effetti sull’occupazione – aggiunge Paolo Campo – Con ogni evidenza, l’Amministrazione ha avuto tutto il tempo di assumere gli atti necessari a scongiurare tale rischio, ma la frammentarietà politica della maggioranza ha impedito di trovare la necessaria sintesi. Al contrario, la compattezza del centrosinistra ha imposto la priorità del tema della stabilizzazione dei precari e della tutela degli ex Lsu – conclude il segretario provinciale del PD – augurandoci che Giunta e maggioranza sappiano, finalmente, tenere fede agli impegni assunti nell’Aula consiliare”.


BOCCIATO ODG ASSEGNO DISOCCUPATI

E’ stato bocciato dal centrodestra l’ordine del giorno, presentato alla vigilia della seduta di bilancio, con cui il Partito Democratico chiedeva al Consiglio ed alla Giunta provinciali di sostenere l’adozione, a livello nazionale e locale, di misure straordinarie a tutela dei livelli di reddito dei lavoratori che hanno perso il posto a causa della crisi. A motivare la decisione della maggioranza “le critiche nei confronti del Governo centrale contenute nel documento – afferma il capogruppo del PD, Antonio Prencipe – dunque, esclusivamente lo spirito di appartenenza politica e l’appiattimento sulle posizioni berlusconiane”.

L’ordine del giorno mirava ad impegnare il Governo all’istituzione di “un assegno mensile di disoccupazione, pari almeno al 60 per cento della retribuzione percepita ogni mese nell’ultimo anno lavorativo, per tutti quei lavoratori attualmente esclusi dall’accesso agli strumenti previsti dal sistema di ammortizzatori sociali e che hanno perso il posto di lavoro dal 01 settembre 2008”; nonché ad “estendere a tutti i lavoratori le tutele della cassa integrazione previste nei casi di crisi temporanea e di sospensione del lavoro”.

“Un impegno maggiore poteva già essere assunto dalla Giunta Pepe con il bilancio di previsione 2009, prevedendo lo stanziamento di risorse a sostegno del reddito di nuovi disoccupati e precari, come fatto in altri territori”. Invece, “il presidente dichiara di voler rinviare ogni intervento sul fronte dell’occupazione all’attuazione del Piano per la formazione, confondendo e mescolando politiche passive e attive del lavoro, con ciò rinviando ogni assunzione di responsabilità di fronte alla crisi in atto”.

D’altronde, “è più che singolare aprire i giornali e leggere che il presidente Pepe loda il bilancio appena approvato, perché interpreta al meglio l’idea di sviluppo del centrodestra, mentre l’assessore provinciale alle Politiche agricole annuncia la rivisitazione di ogni capitolo dello stesso bilancio per reperire le risorse necessarie a sostenere le imprese del settore primario. Considerato che la crisi del comparto agricolo è stata denunciata a più riprese nei mesi passati e che lo stesso Consiglio provinciale ha svolto sull’argomento una seduta monotematica - conclude il capogruppo del PD - delle due l’una: o Santarella non ha partecipato alla discussione sulla strutturazione del bilancio e non si è accorto che sono stati stanziati fondi prossimi allo zero per il settore da lui amministrato; o Pepe ha deciso che la gestione attiva della crisi del comparto agricolo non è tra le priorità dell’Ente e non rientra nell’idea di sviluppo del centrodestra. La conclusione è una sola: l’incoerenza politica della Giunta e della maggioranza alla guida della Provincia di Foggia aggraveranno gli effetti della crisi globale sui lavoratori, le imprese e le famiglie della Capitanata”.


PD BOCCIA BILANCIO PREVISIONE

“Siamo in una fase emergenziale, ma non trovo alcuna assunzione di responsabilità rispetto alla criticità dello scenario sociale ed economico del nostro territorio”. Così Paolo Campo, segretario provinciale del PD, ha concluso il proprio intervento in Consiglio provinciale sul bilancio di previsione 2009, predisposto dalla Giunta Pepe, annunciando il voto contrario del Partito Democratico.

Diversi i rilievi critici sollevati tanto da Campo che dal capogruppo del PD, Antonio Prencipe: nessuna programmazione finanziaria per il sostegno e il rilancio dell’agricoltura; risorse minime per la promozione turistica; assenza di misure specifiche per rafforzare il welfare locale indirizzato alle famiglie ed ai disoccupati. “Si è legittimamente deciso di puntare sull’informatizzazione dell’Ente e sugli interventi di manutenzione delle strade e delle scuole – ha affermato nel suo intervento Antonio Prencipe – ma, così facendo, la Provincia assume un’ottica limitata e limitante della sua azione”

Sotto il profilo più specificamente finanziario, il capogruppo ha fatto notare come “a fronte dei tagli ai trasferimenti statali, decisi dal vostro Governo, ci sia un evidente e produttivo incremento della dotazione messa a disposizione dalla Regione Puglia”. Qualche dubbio, inoltre, è stato sollevato dallo stesso Prencipe sulla “ottimistica previsione di entrata derivante dall’IPT (l’imposta versata all’atto dell’acquisto di un’automobile nuova; ndr) solo leggermente inferiore alla cifra indicata per il 2008 e, dunque, incoerente rispetto al crollo del mercato automobilistico”.

Dal capogruppo del PD, infine, è stata avanzata la proposta di utilizzare una parte dell’avanzo di gestione, pari a circa 500.000 euro, per la costituzione di un Fondo di solidarietà “a vantaggio dei soggetti sociali più colpiti dalla crisi”. La maggioranza non l’ha presa in alcuna considerazione.

“Se il bilancio di previsione esprime le linee programmatiche di questa Giunta e questa maggioranza – ha affermato in Aula Paolo Campo – mi domando come si possa seriamente pensare di costruire l’indispensabile rete territoriale degli interessi a sostegno della pianificazione territoriale, dell’area vasta o dell’accordo di programma quadro con la Regione Puglia. A leggere questo documento – ha concluso il segretario provinciale del PD – emerge con chiarezza la mancanza di un programma e di una visione. Manca l’indispensabile gusto per la sfida che siamo chiamati ad affrontare e vincere per superare questa crisi e trasformarla in un’occasione di crescita e sviluppo”.

 
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