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05/06/2009

OGGI TOCCA A RODI GARGANICO

 Riceviamo e pubblichiamo la “relazione sul rendiconto di gestione anno 2008” stesa dalla portavoce del gruppo di opposizione al Comune di Rodi Garganico, Concetta Bisceglie

“Consentitemi di fare alcune considerazioni che spero non suscitino ilarità o peggio un’ingiustificata reazione rabbiosa come in passato è già accaduto, perché ciò significherebbe che in questo consesso non c’è libertà di parola e quindi nemmeno democrazia. Tralasciamo, tuttavia, momentaneamente il confronto inutile sul come avete, fino ad oggi, condotto con i cittadini e con l’opposizione il dialogo politico: di certo corretto per voi, oggettivamente scorretto dal nostro punto di vista.

“E’ facile vendere per strada mezze bugie o mezze verità. Certo il momento della verifica arriva prima o poi e siamo certi che i cittadini sanno valutare, meglio forse dei politici più esperti, l’attività amministrativa fin qui condotta. Molti hanno già intuito che ci ritroviamo con mutui per diversi milioni di euro, anticipazioni di cassa, spese legali che, allo stato attuale, non è possibile quantificare considerato che nelle delibere di giunta viene sistematicamente evitato ogni pur minimo riferimento all’aspetto finanziario; non vorrete farci credere, spero, che i patrocinanti di fiducia lavorino solo per la gloria! Eppure il nostro, a torto o a ragione, è uno dei Comuni più litigiosi e se è pur vero che ogni Sindaco deve difendere l’Ente che rappresenta anche dalle vertenze giudiziarie pregresse è anche vero che solo nell’ultimo anno sono state intraprese decine e decine di azioni legali.

“La capacità di amministrare, poi, va valutata non solo in base alle opere realizzate ma soprattutto in base alla loro necessità e in base a valori umani e sociali che possono soddisfare, e credo che a poco servano le considerazioni circa il mancato aumento fino ad ora di tasse o di alcune tariffe (cosa fra l’altro non vera!); ben poca cosa di fronte all’alto tasso di disoccupazione che porta i giovani del nostro paese a lavorare altrove!

“Il paese, è vero, ha oggi il suo corso principale più gradevole nell’aspetto, grazie alle ordinanze che hanno obbligato i privati a intervenire per ristrutturare le facciate esterne dei propri immobili, costringendoli anche a contrarre dei prestiti per affrontare tali lavori, ma cosa poteva essere fatto per rendere l’azione amministrativa ancora più efficace, efficiente e ragionevole?

“Certamente si potevano evitare le spese inutili, ma qui è superfluo farne l’elenco anche perché molte di queste non rientrano nel bilancio dello scorso anno. Tanto per fare un esempio, si poteva finalmente discutere su una soluzione definitiva per il problema del tratto di strada tra Rodi e Lido del Sole, nei pressi del Romondato, che ad ogni pioggia diventa impercorribile; si poteva verificare lo stato in cui versa la strada di accesso alla spiaggia di Ponente, l’unica vera spiaggia naturale che resterà a Rodi, almeno fino a che non si conosceranno gli esiti definitivi delle correnti marine così come si presenteranno nel futuro, dopo la costruzione del porto.

“I Rodiani non vengono a dirle, Signor Sindaco, che non avrebbero voluto la spiaggia di Copacabana o che non hanno voglia di prendere secchiello e paletta come inopportunamente Lei consigliò di fare in una seduta pubblica di qualche tempo fa, ma stia certo che non assistono indifferenti allo stravolgimento delle nostre bellezze naturali. Ci chiediamo anche come mai la bandiera blu, che non ha rincorso nel suo precedente mandato perché a suo dire avevano maggior rilievo le “Vele” di Legambiente, oggi è diventata così importante. Eppure allora il mare e la nostra spiaggia di Levante erano beni paesaggistici assai considerevoli, mentre oggi qualche dubbio sorge sulla qualità del nostro mare e sulle bellezze delle nostre spiagge.

“Sarebbe troppo triste qui ricordare (senza essere accusata di mancanza di onestà intellettuale, come già successo) le speculazioni politiche da voi fatte per la costruzione del porto a cui oggi è connesso il degrado della spiaggia che è sotto gli occhi di tutti e rischia di rovinare un’economia basata da sempre sulla balneazione.
L’unico auspicio che si può formulare è che i timori di gran parte dei cittadini, anche a proposito della movimentazione di tutta quella sabbia, siano davvero infondati e che il ripascimento possa essere definitiva soluzione al problema gravissimo creato solo e solamente dalla costruzione del porto.

“Non vorremmo davvero ritrovarci come gli abitanti di Ladispoli che dopo una faraonica opera politica di ricostruzione del litorale nell’aprile del 2003, si ritrovarono nuovamente senza spiaggia alla prima mareggiata di inizio inverno. Non vorremmo anche noi, come loro, dover poi affermare che l’unico ripascimento proficuo sia stato quello delle tasche di chi ha eseguito i lavori.

“Le nostre spiagge sono un ‘concentrato di storia, di natura e di bellezza e come tale un tesoro di tutti’. Anche per questo ci auguriamo che siano state preliminarmente eseguite tutte le attività di campionamento, le analisi necessarie, la caratterizzazione delle sabbie di dragaggio e chieste tutte le prescritte autorizzazioni, perché sarebbe davvero increscioso scoprire che il guasto ambientale che si sta profilando sia derivato… dalla fretta e dalla superficialità.

“Si poteva verificare lo stato di attuazione della fase progettuale della palestra annessa al nostro Istituto Mauro del Giudice i cui lavori, per sua solenne promessa, sarebbero cominciati a breve. Si poteva controllare lo stato di abbandono delle strade in località Mascarizzo e Baia degli Aranci, dissestate e dimenticate anche per quanto riguarda la pulizia. Chi frequenta quella zona quotidianamente potrà dire quale sia il degrado del manto stradale e il completo abbandono alla sporcizia soprattutto di via Altomare, davanti all’istituto Del Giudice; si potrebbe dire: Rodi si è fermata al porto!! per rifare il verso a Lei quando disse che Rodi si è fermata al cimitero.

“Per finire una considerazione che riempie di vero orgoglio. Si apprende che con la delibera di Giunta Comunale n. 46 del 19 marzo 2009 l’Amministrazione si pregia di inoltrare al Presidente della Repubblica la domanda di concessione del titolo di ‘Città di Rodi Garganico–Lido del Sole’. La lettura di questa delibera è illuminante giacché, a sostegno della richiesta, giustamente elogia i numerosi servizi di cui è dotata la nostra cittadina - e solo a titolo esemplificativo qui si citano il Poliambulatorio, il Centro di riabilitazione Padre Pio, il Centro Medico di riabilitazione Madonna della Libera, il Centro di igiene Mentale, il Centro Emodialisi, il Conservatorio, l’Agenzia INPS, l’Ufficio provinciale del lavoro, il Tribunale, nonché presidi scolastici, istituzionali e delle forze dell’ordine - tutte opere e servizi creati, signor Sindaco, “da quella classe politica incompetente, da quei Dittatori e da quegli Amministratori con la sveglia al collo” a cui oggi forse sarebbe il caso, almeno per una volta, che anche Lei si sentisse onorato di essere appartenuto e che oggi Le permettono di chiedere il titolo di Città di Rodi Garganico.”

Concetta Bisceglie


 
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