Venti sindaci il pomeriggio del 20 scorso hanno consegnato al prefetto di Foggia Luisa Latella le proprie fasce tricolori. Si tratta dei primi cittadini dei Comuni che fanno parte della giurisdizione del Tribunale di Lucera che così hanno voluto esprimere il proprio dissenso contro il governo “colpevole” di aver incluso quello di Lucera fra i 37 Palazzi di Giustizia e le 220 sezioni staccate che scompariranno. Il progetto diventerà legge a breve dopo la firma del decreto da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Secondo il provvedimento voluto dal Ministero della Giustizia la giurisdizione della Capitanata dovrebbe ricadere esclusivamente su Foggia visto che la legge prevede la chiusura del tribunale di Lucera e delle sezioni staccate di San Severo, Cerignola, Trinitapoli, Manfredonia, Apricena e Rodi Garganico. Il prefetto di Foggia si è impegnato a contattare il ministro Cancellieri per cercare di avere un incontro con una delegazione di sindaci per affrontare a Roma la vicenda e tentare un’ultima strada prima che il portone del tribunale di Lucera venga definitivamente chiuso.


SALVIAMO IL GIUDICE DI PACE (Michele Angelicchio) = Con la soppressione di Tribunale di Lucera e sede staccata di Rodi, il Gargano subisce l’ennesima mazzata sul fronte dei diritti più sensibili del cittadino: la Giustizia. La tanto conclamata “certezza del diritto” andrà a farsi benedire con una moltiplicazione di costi e disagi che indurrà molti garganici a rinunciare, sostanzialmente, alla più elementare e fondamentale tutela delle proprie ragioni: ricorrere al Giudice. Questo comporterà di conseguenza una contrazione, in molti casi una rarefazione del sistema giustizia.

La stessa Commissione Giustizia della Camera così si esprime: “La necessità di mantenimento di tale tribunale è segnalata da più parti per la presenza di criminalità organizzata e, avendo competenza su tutto il territorio del Gargano, evita costi eccessivi per i cittadini se fossero costretti ad avere come punto di riferimento giudiziario solo Foggia”. Se la soppressione dello storico Tribunale di Lucera può essere ingoiato perché distante cinque minuti di macchina, o treno, da quello di Foggia, la conseguente soppressione della sede staccata di Rodi emargina il vasto territorio del Gargano che di fatto si troverebbe a essere il più penalizzato nonostante i recenti fatti di cronaca nera imporrebbero la presenza dello Stato al fianco dei cittadini. Una interrogazione in tal senso è stata presentata da Antonio Di Pietro (IdV) in data 25 luglio 2012.

Se la sorte del Tribunale di Lucera è nelle mani del Consiglio dei Ministri, quella della sede del Giudice di Pace di Rodi è nelle mani dei sindaci del Distretto giudiziario. Infatti, sede, personale e costi di tale importante ufficio rientrano nella piena disponibilità, e volontà, dei sindaci. Il mantenimento dell’ufficio del Giudice di Pace può essere una prima risposta alla spoliazione del diritto alla domanda di Giustiza in un territorio che diventa ogni giorno di più l’isola che non c’è.