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15/01/2010

TRE PIAZZE DI ROSETO SI RIFANNO IL TRUCCO. INTITOLATA NUOVA STRADA

 Sono cominciati gli interventi di riqualificazione di alcune piazze di Roseto Valfortore. I lavori sono stati avviati in Largo Mercato e riguarderanno anche piazzetta Signorina Delfina e Largo Monsignor Caggese. Si tratta di tre aree del centro storico. L’importo complessivo degli interventi di riqualificazione è di 200mila euro. Saranno sistemate le pavimentazione, i marciapiedi, le reti di distribuzione dell’acqua e del gas. “Le piazze per cui abbiamo avviato gli interventi sono un elemento importante della nostra storia – dichiara il sindaco Lucilla Parisi. - Coi lavori iniziati torneranno al loro antico splendore”.

I lavori cominciati in Largo Mercato, così come quelli già programmati per le altre due piazze, fanno parte del più complessivo programma inerente le opere pubbliche. Un programma il cui obiettivo, in continuità con quanto realizzato negli ultimi anni, è quello non solo di mettere in sicurezza luoghi ed edifici pubblici ma anche riqualificare gli spazi creando nuove opportunità funzionali per essi. L’esempio migliore, in tal senso, è il recupero dell’area in cui ormai da diversi anni è attivo l’anfiteatro all’aperto, un luogo che dalla primavera si trasforma in centro d’interesse per iniziative musicali e teatrali.


UNA STRADA PER DON NICOLINO = Assieme ai suoi ragazzi, e grazie alle donazioni dei rosetani d’America, don Nicolino De Renzis costruì pietra su pietra la Casa del Giovane a Roseto Valfortore. Il 17 gennaio, a 5 anni dalla sua morte, il Comune ha deciso d’intitolargli proprio la strada che conduce alla sua opera più grande. L’oratorio, il giardino, la Madonna della grotta: tutto, in questo angolo di paese, porta il segno di un cammino di fede e di impegno che don Nicolino cominciò nel 1936, quand’era chierico a Lucera. Alcuni anni dopo, al termine della seconda guerra mondiale, don Nicolino cominciò a lavorare sodo a un progetto: regalare ai giovani del suo borgo un luogo in cui studiare, giocare, ritrovarsi insieme per pregare e per crescere. Illustrò la sua idea a un facoltoso rosetano d’America e questi riuscì a coinvolgere altri emigranti.

Coi fondi raccolti, nel 1948 cominciarono i lavori. Nel 1949 la Casa del Giovane era già realtà. Un anno di tempo, con il coinvolgimento di tutto il paese e, soprattutto, col lavoro volontario dei ragazzi che portavano le pietre, impastavano la sabbia, davano assistenza agli operai e vedevano materializzarsi sotto i loro occhi il sogno di un luogo che li avrebbe visti crescere e diventare adulti. In quella casa, don Nicolino De Renzis dava ripetizioni gratuite di latino, francese e italiano ai ragazzi che ne avevano bisogno, ma dava anche la possibilità ai suoi giovani di conoscere il cinema, di confrontarsi sui temi dell’attualità e di formarsi come cittadini. “La storia di don Nicolino De Renzis è parte importante della storia di Roseto Valfortore - dichiara il sindaco Lucilla Parisi. - Per questo motivo abbiamo deciso di intitolare una strada alla memoria di quest’uomo straordinario”.


 
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