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  LETTERA AL GIORNALE ......

 

16/03/2009

RUBRICA “MIMMO RISPONDI!”

 I solt’ fann’ cantà i cicat’ = E’ solo di ieri la notizia che con la modica cifra di € 600 è possibile celebrare le proprie nozze nella casa di Giulietta a Verona. La somma varia se si è residenti, italiani, europei o extracomunitari. Il ricavato servirà per pagare gli straordinari al personale municipale necessario per lo svolgimento del rito.
Veniamo a noi, non abbiamo a disposizione il balcone e nemmeno il cortile dei Capuleti. Abbiamo delle bellissime spiagge e fino a non molto tempo fa erano a nostra disposizione. I tempi cambiano e piano piano è diventato sempre più difficile raggiungerle. Gli accessi sono stati chiusi dai gestori delle vicine strutture turistiche in beffa di quelle leggi che garantiscono il libero accesso. Ma non è tutto.
La spiaggia e il mare. Forse qualcuno penserà che siamo fortunati ad abitare in un posto come questo. Non è tutto oro… Noi peschiciani nati sul mare oggi dobbiamo pagare a caro prezzo la possibilità di fare un bagno o di prendere un po’ di sole.
Le nostre spiagge sono ormai tutte date in concessione e non ci resta che la possibilità di passeggiare sulla battigia, là dove non è occupata dall’ennesima fila di ombrelloni. La possibilità di trovare un pezzo di spiaggia libera è ormai un miraggio, anche perché l’unico minuscolo pezzettino è sporco quando non occupato dai rifiuti dei lidi vicini.
Ora io mi chiedo: come mai sulla costa Adriatica, quindi non molto lontano da noi, i lidi a pagamento sono intervallati da porzioni di spiaggia libera ben tenuta dai Comuni? Si ha così la libertà di decidere se affittare ombrellone e lettini o, se non se ne ha bisogno o possibilità, di accomodarsi sulla sabbia usando la propria attrezzatura. Tra l’altro capita spesso di ritrovarsi in ultima fila impossibilitati a seguire i bambini o disturbati dalle musiche degli animatori ormai indispensabili, per qualcuno, mentre le prime file vengono vendute a prezzi maggiorati.
Ma perché dopo una giornata di lavoro, e da noi molti lavorano solo in estate, non si deve poter godere senza un costo eccessivo del nostro bel mare. Perché il Comune non gestisce direttamente dei pezzi di spiaggia dove i residenti possano usufruire di qualcosa che gli viene spesso negata anche dai costi creando pure qualche opportunità in più di lavoro. Pensiamoci, siamo in tempo di crisi, il lavoro è poco e noi siamo già costretti a farci bastare per dodici mesi quello che guadagniamo in un’unica stagione. (Lettera firmata)

 
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