In queste ore stiamo seguendo lo spoglio delle elezioni regionali della Sardegna, dove c’è una situazione di perfetta parità tra i due contendenti principali. Addirittura si prospetta la vittoria di Soru presidente e della coalizione avversaria come lista. Sicuramente, poiché ci sono cinque candidati alla presidenza, il vincitore si attesterà a meno del 50%. Se a Peschici ci fossero state venti liste Mimmo farebbe il sindaco con il 15 % dei voti. Mi hanno insegnato che in democrazia vince sempre la maggioranza, che con l’attuale legge elettorale non è più assoluta ma relativa. La minoranza oltre che essere preposta al controllo, può formulare delle proposte non vincolanti per la maggioranza.
Occupazione di suolo pubblico, Gestor, canali pieni di detriti, servizio “porta a porta” della nettezza urbana e alla fine i loculi cimiteriali. Me l’aspettavo, del resto tutti lì andremo a finire, ma cerchiamo di prepararci a varcare quella soglia con la serenità di chi ritiene di avere la coscienza pulita.
Alla scadenza del mandato avremo la possibilità di valutare il lavoro di Mimmo Vecera e della sua squadra. Hanno l’onore, ma soprattutto l’onere di decidere (spesso sul confine della legalità), di scegliere, governare e mettersi continuamente in discussione. Hanno anche la possibilità di sbagliare, del resto sono dei comuni mortali come noi.
Caro sindaco, ti ho difeso d’ufficio perché con i miei pensieri sento di interpretare e rappresentare il pensiero dei peschiciani, un popolo esigente ma operoso e paziente.
Sono sicuro che il gruppo di minoranza del PD non ha firmato la lettera aperta ai peschiciani perché sostanzialmente la pensa come me. (lettera firmata)