Le voglio far presente, caro direttore, il mio stupore per quanto successo il 3 novembre 2007 nella chiesa del Purgatorio di Peschici. Come consuetudine, iniziava il mese dei morti ed io ero contenta perché la chiesa era affollatissima. Don Saverio, il nuovo parroco, alla sua prima messa in questo piccolo e bellissimo tempio del Centro Storico, in attesa del sindaco che ritarda per motivi che non conosco, anticipa la "Coroncina dei defunti". Quando il sig.Tavaglione arriva, si officia la messa in suffragio anche del dr. Michele Protano (scomparso il 22 ottobre) e al termine il primo cittadino fa l'elogio del defunto. Fin qui, tutto cristianamente giusto! La cosa che non mi va giù è che a un certo punto comunica che s'intitolerà una strada al defunto. Tanto di cappello al dr. Protano, rammentando quanto ha fatto per il paese, ma perché una strada a lui quando non ne abbiamo ancora dedicate a Suerìpolo, fondatore di Peschici, o a Jacopo Micaglia, autore nel 17° sec. di un dizionario illirico-italiano-latino, o ai fratelli Collotorto, compositori e direttori della prima filarmonica peschiciana, o a Gaetano Azzarone (cui è intitolata solo la sala consiliare), 1° sindaco dopo l'avvento della Repubblica da tutti ricordato per aver assegnato ai reduci della II Guerra Mondiale alcuni appezzamenti di terreno? Caro sindaco, iniziamo per gradi a dedicare strade o luoghi, visto che in altri paesi personaggi di questo spessore vengono ricordati. Non facciamo vedere sempre che siamo di Peschici. Viva l'Italia!
DONNA RACHELE °°°°°
RISPOSTA - E perché non il m.tro Riccardo Turi e il nipote Giovanni (filosofo e poeta), Ugo Esposito e Lillino Sarro?