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  LETTERA AL GIORNALE ......

 

28/01/2013

PESCHICI: I CANDIDATI SINDACI

 Lettera dell’avvocato Giuseppe Falcone alla redazione. Di seguito il testo.

“Il 26 e 27 maggio 2013 si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale di Peschici. Saranno eletti il Sindaco e sette Consiglieri comunali (cinque di maggioranza e due di opposizione). Le liste non saranno più formate, come nel passato, da sedici candidati Consiglieri, ma solamente da sette candidati, oltre al candidato Sindaco.

“Per circa dieci anni (dal 1997 al 2007) ho lavorato al Comune di Peschici (nella qualità di Vice Comandante della Polizia Municipale e successivamente di Dirigente del Settore Contenzioso, Affari Legali e Affari Generali). Agli inizi di gennaio 2007 ho presentato le dimissioni da dipendente comunale per intraprendere la professione di Avvocato (che esercito tuttora). Ho ricoperto la carica di Consigliere comunale di opposizione all’interno dell’attuale Consiglio Comunale di Peschici, ma non essendoci le condizioni per operare mi sono dimesso.

“Dopo qualche giorno dalle elezioni mi fu incendiata la macchina nel cortile di casa (questo succede a Peschici). Già per due volte ho presentato le dimissioni dal Comune (dapprima come dipendente e poi come Consigliere). Non ho bisogno, quindi, come altri, di ‘poltrone’. Non ho bisogno del Comune. Già per due volte l’ho lasciato e, quindi, non ho alcuna difficoltà a non ‘salirci’ (veramente, materialmente non varco le soglie della casa comunale da diverso tempo, ‘disgustandomi’ diversi volti; non voglio ‘sparare’, però, sulla ‘croce rossa’). Non ho bisogno di nulla. Non ho fratelli o sorelle che devono prendere il ‘posto’ fisso, non ho parenti in studi tecnici. Non voglio incarichi (di nessun tipo) né per me né per altri.

“Rinuncerò, se eletto, all’indennità che percepisce il Sindaco (quello che comunemente viene chiamato impropriamente ‘stipendio’), ho intenzione di creare un fondo per i ‘veramente’ bisognosi con quei soldi. Già quando ricoprivo la carica di Consigliere comunale donavo alla Chiesa quei pochissimi soldi che ricevevo per ogni seduta del Consiglio Comunale. Questa volta, invece, lo ‘stipendio’ è molto più sostanzioso (circa milleseicento euro al mese, se non erro). Non voglio ‘stipendi’ dal Comune, voglio vivere coi proventi del mio lavoro.

“Avevo intenzione di candidarmi Sindaco nel 2018, ma, vedendo le condizioni pietose in cui versa Peschici, ho deciso di scendere in campo. Ho intenzione di formare una lista che rappresenti tutte le categorie sociali di Peschici (commercianti, artigiani, casalinghe, ecc.), non solo laureati o professionisti, con almeno due figure femminili (quasi mai sono presenti donne all’interno delle liste comunali di Peschici). Una sola condizione: all’interno della mia coalizione non saranno candidati attuali amministratori comunali. A Peschici, ormai da sempre, ci sono sempre le stesse persone a manovrare ‘i fili’ della politica. Ora un fratello, ora un altro fratello.

“Sono aperto a qualsiasi soluzione che possa fare uscire Peschici dalla situazione catastrofica che sta attraversando. Non accetterò compromessi di nessun tipo, non firmerò ‘cambiali’, non prometterò nulla. Se non ci saranno le condizioni per governare non presenterò la lista. Peschici ha bisogno di unità, ma, a quanto pare, come sempre, sono presenti diverse disgregazioni.

“Il mio programma? Sarebbe facile parlare di diverse cose. Sarebbe fin troppo facile ‘inventare’ programmi elettorali ‘di stile’. Io dico solo una cosa: la gente sa chi sono io e chi sono gli altri. A Peschici ci conosciamo tutti. Non aggiungo null’altro.

“Fino a pochi mesi fa la mia figura veniva accostata a un noto politico peschiciano, con il quale abbiamo condiviso diverse ‘battaglie’ politiche. Evidentemente il ‘politico’ di che trattasi preferisce intraprendere strade diverse dalla mia, visto che ha contattato mezza Peschici, non considerandomi minimamente. Non ci sono problemi! Evidentemente chi è con lui non può stare con me.

“A Peschici c’è la pessima abitudine di confondere la politica con gli aspetti personali. Si può essere avversari politici, ma amici nella vita. A causa della politica, invece, ho perso diversi amici (e temo di perderne altri, purtroppo), anche di vecchia data. Qualcuno, addirittura, ha ‘vietato’ a cittadini di Peschici di recarsi presso il mio studio. Ma dove viviamo?

“Un’ultima considerazione: Peschici è già allo sbando, non ‘sfasciamola’ ancora di più la nostra cittadina” (Giuseppe Falcone).

 
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