In quest’ultimo periodo di attacchi “proditori” al territorio - e il riferimento alla concessione ministeriale di esplorazioni sottomarine alla ricerca di petrolio non è puramente casuale - ci sta proprio bene (“a fagiolo” si direbbe dalle nostre parti) la lettera di un “garganico al nord” ricevuta tempo fa. Antonio Monte, da Milano, esorta i primi cittadini garganici a non viaggiare da soli, ma a unirsi perché l’unione fa la forza.


“Illustrissimo Sig. Sindaco Garganico,
la funzione dello ‘sperone’ è spronare i destrieri già in corsa a raggiungere la massima velocità. Il contenuto di questa mia lettera aperta non ha lo scopo di criticare il Suo operato gestionale e neanche quello che svolgono i Suoi colleghi, ma suggerire di intensificare più incontri collaborativi fra Voi, massimi rappresentanti, al fine di trovare la soluzione di come meglio espellere i mali comuni che affliggono il nostro territorio.

“L’accordo - si verifica quasi sempre - è più semplice raggiungerlo fra più parti che fra due soltanto, soprattutto se l’obiettivo è apportare benessere a tutti i cittadini. Ho manifestato l’attaccamento alla mia terra nativa in diverse occasioni e tanti scritti, definendo il Promontorio “Unico Paese” e chiamando tutti alla “Difesa del nostro Gargano”, tanto apprezzato nel mondo per il luogo in cui è posto, per la sua storia e per la residenza spirituale. E’ quindi dovere di tutti, vicini e lontani, adoperarsi per difenderlo e migliorarlo. Il nuovo sentiero politico, se è costruito con spirito collaborativo, fa incontrare sempre lungo il percorso. Ricordando sempre che “Libertà è Partecipazione” (Antonio Monte da Milano).