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  LETTERA AL GIORNALE ......

 

25/07/2012

VICO, GEMA SPA E TRIBUTI MAI INCASSATI

 Ho appreso da articoli dell’inizio di luglio di Gazzetta del Mezzogiorno e il Mattino della problematica relativa alla Gema Spa, società che riscuoteva i tributi comunali per molti Comuni della provincia di Foggia e altri Comuni italiani. Considerato che nei suddetti articoli di stampa si riportava anche il Comune di Vico del Gargano fra quelli che avrebbero subito un rilevante danno (circa 764mila euro) dal Crac della Gema, mi corre l’obbligo, in qualità di ex assessore al Bilancio del Comune di Vico del Gargano dal maggio 2007 all’aprile 2012, di evidenziare quale è stato il rapporto con la Gema e le ripercussioni attuali.

- Nell’anno 2007, a seguito della nomina ad assessore al bilancio, ho effettuato una continua verifica in merito allo svolgimento dei compiti di riscossione e riversamento al Comune delle entrate relative a Ici e Tarsu da parte della Gema Spa, contestando alla stessa inadempienze in merito allo svolgimento del servizio, soprattutto relativamente alla riscossione coattiva della Tarsu.

- La Gema gestiva in proroga provvisoria il servizio di riscossione tributi comunali, a seguito della delibera del Consiglio Comunale n. 9 del 14.03.2005 , in base a quanto previsto dalla L. 248/05.

- A seguito dell’adozione da parte del Consiglio Comunale in data 15.03.2008 dei nuovi regolamenti comunali per la riscossione di Tarsu e Ici, e dell’interesse economico da parte del Comune a gestire in proprio la loro riscossione senza versare alcun compenso alla Gema Spa e ottenendo subito nelle proprie casse i tributi versati dai cittadini, il Consiglio Comunale con delibera n. 28 del 29.04.2008 decise di revocare il servizio di riscossione da parte della Gema e di riscuotere in proprio Ici e Tarsu.

- La Gema fece ricorso alla suddetta delibera di revoca del Consiglio Comunale ed è tuttora in corso un contenzioso fra Comune di Vico e Gema.

Dal 2008 il Comune di Vico riscuote in proprio Ici e Tarsu , pertanto alla Gema sono rimasti in riscossione dal 2008 solo i ruoli emessi precedentemente al 2007 e fino al 31.12.2011 ha provveduto a versare importi che riusciva a riscuotere coattivamente. In data 18.04.2012, anche a seguito della ricezione da parte della Gema di comunicazioni di inesigibilità, è stato inviato dal sottoscritto e dal ragionere comunale una segnalazione alla Corte dei Conti per un eventuale danno erariale provocato dalla Gema al Comune di Vico del Gargano per la mancata riscossione coattiva di imposte affidate in riscossione prima del 2007.

Agli atti del Conto Consuntivo approvato dal Consiglio Comunale per l’anno 2011 non risultano fra i residui attivi (somme da riscuotere), per l’anno 2006 e precedenti, importi relativi a Ici e Tarsu da versare a cura della Gema al Comune di Vico in quanto, in base agli indirizzi della Ragioneria Generale dello Stato, sono stati considerati di dubbia esazione considerato il tempo trascorso. Pertanto le casse del Comune di Vico, in considerazione degli atti adottati dal Consiglio Comunale dal 2007, non hanno subìto alcun rilevante danno dal “crac” attuale della Gema Spa.

Sarebbe opportuno chiedere maggiori delucidazioni alla Procura inquirente in merito alla somma di 764mila euro, riportata dai giornali come sottratti al Comune di Vico, qualora rientrano nella somma residua di un milione 282mila 357,40 euro di tributi non ancora riscossi dalla Gema relativi all’anno 2006 e precedenti, a rischio di inesigibilità, riportati in una comunicazione della Gema al Comune di Vico acquisita al protocollo n. 1076 del 03.02.2011 (rag. Michele Pupillo).

 
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