Da Ugo Lisi (parlamentare PdL), a margine del convegno di Rodi G.co (leggi NO-TRIV… PUNTO!) riceviamo e pubblichiamo.


“Siamo stati espressamente contrari coi ministri di diretta espressione della nostra maggioranza parlamentare su iniziative che mettono a rischio la bellezza delle nostre coste, figuriamoci se abbiamo paura di dirlo agli attuali reggenti tecnici di Ministeri con i quali non c'è più il dialogo proficuo di un tempo. Ancora una volta, a scanso di qualsiasi interpretazione, ribadiamo la nostra contrarietà alle trivellazione dei fondali costieri pugliesi e salentini, tanto a dodici miglia di distanza quanto - anzi, a maggior ragione - a sei. Il rapporto costi (ambientali, sociali ed economici)-benefici è assolutamente sbilanciato e comporterebbe risultati minimi in termini di eventuale estrazione petrolifera e di ritorno occupazionale rispetto al danno dello sfregio che avrebbero territori vocati a un turismo in forte ascesa.

“Di conseguenza, così come in passato, anche per il presente e per il futuro non lesineremo azioni di attento monitoraggio e difesa del territorio per evitare che possano realizzarsi interventi inauspicati e inauspicabili per i quali non c'è alcuna condivisione col territorio. E si badi bene che non si tratta di forme di oscurantismo tecnologico o di difesa passiva, bensì della constatazione inequivocabile che lo sviluppo dell'economia turistica è in antitesi con forme di sfregio ambientale della costa e della terraferma” (Ugo Lisi).