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06/08/2011

“GARGANICA”: PAROLE E PENSIERI DI UN PRIMO CITTADINO

 Dal sindaco di Vico del Gargano, Luigi Damiani, riceviamo e pubblichiamo

In merito all’articolo pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno in data 4 agosto 2011, riportante mie dichiarazioni inerenti il ruolo delle Ferrovie del Gargano a San Menaio mi preme fare alcune precisazioni. Nel breve convegno svoltosi all’Hotel Orchidea Blu, invitato ad intervenire su di un argomento così vasto ed articolato come il turismo, ho sinteticamente sostenuto che la materia é complessa , ed abbraccia molte problematiche di tipo diverso, come urbanistica, sanità, trasporti e mobilità. Il compito degli amministratori dovrebbe essere anche quello di sviluppare questi temi per migliorare la qualità generale della vita sul territorio, così da migliorare di conseguenza la qualità del soggiorno e quindi dell’offerta turistica. Non ho fatto assolutamente alcun accenno a condizionamenti del turismo a San Menaio a causa della ferrovia.

Semmai questo è stato argomento di discussione in un incontro del tutto informale fra me, il dott. Annino De Finis, la giornalista Samanta Mancini ed il signor Rino Di Martino avvenuto circa dieci giorni prima del convegno in questione. In quell’occasione il dott. De Finis ha sostenuto che la ferrovia immediatamente sopra la spiaggia rappresenta il vero grande problema di San Menaio, e ha ribadito quanto sia opportuno fare di tutto per eliminarla. Io ho risposto ripetendo quello che ho sempre sostenuto in ogni occasione ed in ogni incontro pubblico o privato con le Ferrovie del Gargano o con altri Enti, e che più o meno può riassumersi in questi pochi concetti:

- le Ferrovie del Gargano hanno svolto storicamente un ruolo importantissimo per lo sviluppo del nostro territorio. Hanno collegato gli estremi di una periferia grandissima, hanno unito il lembo estremo di una grande provincia al capoluogo.

- Nel tempo hanno mostrato alcune criticità riguardo ai tempi di percorrenza, alla pericolosità ed all’impatto urbanistico ed ambientale a San Menaio che hanno fatto percepire ai nostri cittadini questa infrastruttura più come un danno che come una risorsa, qualcosa di qui non si fruisce ma qualcosa che si subisce.

- Ho anche detto che negli ultimi anni è finalmente partito un percorso di reinterpretazione e di trasformazione che credo stia restituendo un grande significato a questa ferrovia.

- Grazie alla sensibilità ed all’attenzione di persone come l’ing. Daniele Giannetta delle Ferrovie del Gargano, l’arch. Stefano Biscotti della Provincia di Foggia, l’ing. Ciurnelli esperto di trasporti e mobilità, l’assessore Regionale Guglielmo Minervini, e forse anche grazie alle nostre istanze rappresentate sempre in modo civile ed assolutamente aperto al confronto, si è avviato un percorso di nuova progettazione del tratto Ischitella-Calenella che prevede la trasformazione del treno in tram, e che quindi restituisce alla cittadinanza un importante strumento di mobilità, agile ed efficace.

- E grazie al servizio navetta con orari notturni effettuato nell’estate del 2010 e 2011 anche gli operatori turistici più ostili, che fino a poco tempo fa mantenevano un atteggiamento molto critico e di assoluta chiusura ad ogni discussione sulla ferrovia, oggi hanno cambiato opinione, e vedono come una grande risorsa la possibilità per turisti e residenti di spostarsi senza automobili sul tratto litoraneo per raggiungere punti di interesse come il porto di Rodi o la piana di Calenella.

Queste le mie parole ed il mio pensiero, nella convinzione di averlo sempre rappresentato in modo onesto e sincero.


 
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