Riceviamo e pubblichiamo.

“Caro direttore, desidererei che mi si pubblicasse un mio manifesto politico maturato non più di una ventina di giorni fa. Ho deciso di uscire dal Pd perché non riuscivo più a reggere i proponimenti non molto democratici di chi lo dirige, e dato che sono un inguaribile idealista (forse a torto) ho deciso di aprire un sito internet e pubblicare alcune proposte a cui sono vicino. Mi piacerebbe se pubblicassi il link del sito e il manifesto tutto. Sicuro di trovare accoglimento ti porgo i miei saluti. Elio Fasanella.”


IL MANIFESTO = Mi chiamo Elio Fasanella, ho 51 anni, vivo sul Gargano, sono un agente di commercio. La passione per la politica è iniziata a 14 anni. Aiutavo a scrivere pratiche per un sindacalista. Ero un leader del comitato studentesco di zona e, attratto da Berlinguer, entrai a 15 anni nella Fgci, subito dopo nel Pci. Ero un predestinato alla carriera politica, ma non me la sentii, perciò mi limitai a esperienze locali. A 24 anni divenni assessore nel mio Comune (Peschici; ndr). Dopo Occhetto mi ritirai dalla militanza attiva.

La passione ritorna con la nascita del Partito Democratico: Veltroni mi piace e torno alla politica attiva. Dopo le sue dimissioni, che non ho condiviso, vivo male il ritorno alla vecchia politica, che si concretizza con il comando di D’Alema all’interno del partito nuovo. Da ultimo la cacciata di Concita De Gregorio dalla direzione di “L’Unità”, mi induce a uscire dal partito della mia vita ed entro in crisi. Dopo 37 anni di militanza a sinistra, perdo casa.

Oggi mi sento vicino a Vendola, ma a mio modesto parere il popolo del centrosinistra, che è tornato a vincere alle amministrative e ai referendum, non ha un partito che lo rappresenti. I miei amici e compagni di una vita mi chiedono: “E adesso che fai? Ti iscrivi a Sel?”. Io rispondo “no, perché il partito che vorrei, oggi non c’è”! Non c’è un partito di tutto il popolo di centrosinistra che:
- accolga i giovani della rete
- si apra ai delusi di Berlusconi
- creda nella democrazia partecipata
- elegga i suoi dirigenti e i suoi candidati con le primarie;
- creda nel principio “una testa un voto”
- difenda i diritti dei lavoratori, ma che non sia contrario alla flessibilità del lavoro
- non consideri di destra i valori dello stato, dell’ordine, e la certezza
della pena
- guardi con simpatia i fratelli nordafricani che abbattono i loro regimi, ma sia cosciente che non possiamo ospitare tutti i profughi del mondo
- non può accogliere tutti solo per vincere le elezioni o per amore dell’unità e neanche per l’attaccamento alla “ditta”, perché i suoi governanti hanno il dovere e l’impegno morale di lavorare per l’interesse di tutti
- creda nel bipolarismo e che chiunque sia eletto, dal semplice consigliere comunale fino al presidente del Consiglio, non possa rimanere in carica più di dieci anni.

Potrei continuare, ma mi fermo qui. Forse sono un ingenuo e un inguaribile idealista, eppure penso di non essere il solo a pensarla in questo modo. Per questo dico “organizziamoci, partecipiamo”! Se volete discutere di questo progetto apertissimo a tutti passate dal sito www.nuovocentrosinistra.it e dalla pagina facebook "Nuovo Centrosinistra". Partecipiamo!

Elio Fasanella