Ci scrive la signora Maria C. di San Severo per far conoscere al suo sindaco ciò che non va nella sua città. Di seguito il contenuto della appassionata lettera.

“E’ mai possibile che in una cittadina come San Severo ci debbano ancora essere dei veri e propri disagi (economici, lavorativi, case, strade, insomma di tutto di più). Un esempio per ognuna di queste cose elencate. Il signor sindaco aveva annunciato prima delle votazioni che a ogni cittadino, al posto di dare un piccolo contributo economico, assicurava lavoro (bugie).

“Secondo: perché, come aveva promesso, non aggiusta le strade che ogni giorno, con tutte quelle buche, o si fanno male le persone o alle macchine saltano gli ammortizzatori (altra bugia). Perché le case devono rimanere chiuse, e mi riferisco sia alle comunali che alle popolari, e non si sbriga a consegnarle, e ogni volta per fare un bando passano dieci anni e altri dieci per la consegna (altra bugia).

“Mi assumo ogni responsabilità di quanto dico, signor sindaco. Sa come dice il proverbio? Sta bene la pancia mia e poco me ne frega degli altri. Ma non si ragiona cosi! Anzi per farsi amare dal popolo (e per una prossima candidatura) proprio lei si deve mettere al posto delle persone disagiate e malate (ecco, pensi soprattutto ai malati e veramente disagiati). Siamo vicini a Natale (Maria C.)”.