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  LETTERA AL GIORNALE ......

 

29/10/2010

LETTERA AGLI “AMICI”

 L’on. Angelo Cera (coordinatore provinciale UdC di recente nomina), risponde con una lettera aperta sul suo profilo Facebook ad alcuni amici che gli hanno posto domande sull'attuale situazione politica del suo partito. Di seguito il testo.

"Cari amici,
leggo con interesse tutto quello che viene scritto sulla bacheca del mio profilo Facebook, anche perché contribuisce ad incrementare il livello di conoscenza su alcune questioni. La cosa che mi sorprende di più è la volontà di qualcuno di sapere, addirittura, la mia agenda personale e mi fa piacere che quando si parla del sottoscritto si pensa anche al tempo che potrò dedicare ai miei incarichi.

“Devo ricordare che le mie elezioni sono sempre avvenute sul campo, in maniera diretta, votato direttamente dai cittadini e ho sempre raccolto un larghissimo consenso. Sulla questione del partito provinciale di Foggia devo ricordare che la nomina a coordinatore è avvenuta perché c’è un regolamento nazionale che prevede il conferimento degli incarichi di segretario e presidente alle figure istituzionalmente più ‘alte’ sul territorio (in questo caso l’onorevole e il consigliere regionale). Il tutto è iniziato dalle dimissioni dell’ex segretario Di Giuseppe passando dalla nomina a commissario di Renzo Lusetti.

“C’è chi ha voluto farmi passare anche come ‘voltagabbana’, pronto a passare con qualche altro partito se in cambio non ricevevo la nomina di commissario provinciale. Tutto questo solo per screditare la mia figura nei confronti del partito nazionale. Certo, come anche sottolineato su alcuni giornali, io ero molto arrabbiato con gli organi nazionali perché non accettavo il fatto che il partito di Foggia potesse essere gestito da un commissario, fra l’altro mio amico e collega, che non conosceva il territorio ma che qualcuno preferiva per continuare a fare del partito una ‘bottega’. A questo punto la segreteria nazionale ha deciso secondo regolamento, come ha fatto nel resto del territorio nazionale.

“Perché, allora, dovrei tirarmi indietro?

“Ho dall’inizio cercato di dialogare con tutti facendo capire che le cose sarebbero cambiate in positivo, senza fare a meno di nessuno. Ho lasciato aperto un ponte anche con chi era contrario. Ma mi sono accorto che parlavo solo con gli specchi. Non c’era nessuno autonomo che poteva decidere con serenità e lucidità. E così ho dovuto fare delle scelte: tenere il partito a marcire o allargarlo il più possibile? Da qui la scelta di nominare i coordinatori per alcune sezioni della provincia di Foggia.

“Anche in questo caso non mi aspettavo di certo dei complimenti, ma ho dimostrato che c’è un vero motore che va oltre gli interessi personalistici. Interessi che non fanno altro che unire solo per il raggiungimento di pezzi di potere. E mi fa piacere quando qualcuno che non ha neanche il coraggio di firmarsi, attende da me risposte su quelle nomine. Camilla Tavaglione (sezione di Peschici; ndr) è amica di mio figlio, ma nessuno può contraddirmi sul fatto che ha alle spalle una storia legata a suo padre Franco (ex Sindaco di Peschici). Vogliamo parlare anche di Domenico Afferrante, zio di Costanzo Di Iorio? Qual è il suo peccato? Quello di essere legato a un mio amico? Ma questo non potrà essere di certo un motivo valido in grado di poter distruggere una sua storia politica personale di spessore.

“Tutte le personalità che stanno aderendo al progetto non provengono da un elettorato UdC. Questo è il Partito della Nazione. Un partito allargato a tutte quelle forze che vogliono risolvere i problemi dell’Italia mettendo da parte gli odi personali esaltando le idee e i programmi. Certo, se poi dobbiamo dirla tutta, non è neanche possibile immaginare assessori solo perché hanno avuto il merito di fare da autisti a ex segretari di partito! Fino a oggi nessuna risposta, solo squallide sceneggiate che vanno a nuocere soltanto la figura del partito.

“Per chiudere voglio parlare dell’ingresso dei giovani nel nuovo progetto. Molti dei nuovi coordinatori hanno un’età inferiore ai 35 anni. Molti altri si stanno avvicinando perché affascinati da questo nuovo modello, lo testimoniano i tanti giovani presenti sabato scorso al teatro Cicolella di Foggia. Allora, di cosa devo rimproverarmi? Perché ho avuto il coraggio di scalfire quella struttura che non andava più? Saldata da quel vincolo che era il potere? Beh, di certo lo rifarei altre mille volte. I nostri elettori devono essere il volàno di questa nuova rinascita.

“Ps. Per Pasquale: mi dici che sono vecchio… ma io ho ancora 58 anni! Vuol dire che li porto male?”

Angelo Cera

 
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