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  LETTERA AL GIORNALE ......

 

03/07/2010

SALVIAMO UNA PIAZZA STORICA

 Egr. sig. sindaco di Gallipoli, allego alla presente l’amara denuncia di un cittadino piuttosto sdegnato (leggi in calce; ndr). Gliela giro per le dovute considerazioni o riflessioni del caso. Tra gli atti concreti annoveri anche questo: soddisfare, se può, tale pressante richiesta con una decisione drastica!
Piazza Aldo Moro, su largo Canneto, rappresenta l’angolo più interessante della nostra città. Dal punto di vista paesaggistico, panoramico, scenografico, artistico e monumentale. In un sol colpo d’occhio si coniugano storia, fede, cultura e tradizione della gallipolinità, non senza la compresenza della principale attività economica locale, ossia la pesca.

È una piazza pittoresca, circondata da varie testimonianze di civiltà diverse e lontane, là dove da secoli “saxa loquuntur” (le pietre raccontano; ndr). Il ponte secentesco, il rivellino, il castello angioino, le mura medievali con lo scenario del centro storico, il seno del vecchio porticciolo, i natanti da pesca e da diporto, il Santuario voluto dalla nostra gente marinara, la cappella di S.ta Cristina fra leggenda e devozione popolare, l’antica Fontana classicheggiante, edifici liberty e strutture più moderne sotto l’ombra del palazzo di vetro.

Su quella piazza, allorché l’economia della città era particolarmente florida per il commercio dell’olio, per gli intensi traffici portuali e per l’indotto dell’artigianato, il 2 luglio, festività della Madonna del Canneto, si teneva annualmente una fiera prestigiosa dove confluivano svariate mercanzie, soprattutto con l’interessato patrocinio di numerosi consolati europei allora presenti a Gallipoli. Di quell’evento straordinario oggi è rimasta solo la memoria storica. Ma quell’angolo meraviglioso c’è ancora, seppure ignorato e offeso dall’incuria degli uomini e dal degrado.

Sig. Sindaco, a quando l’ordinanza per ripristinare con estrema urgenza il rispetto, il decoro e la bellezza di quella piazza da presentare come fiore all’occhiello a forestieri, visitatori e turisti? L’estate 2010 è già iniziata. Come si addice al buon padre di famiglia, cerchiamo di far bella figura con gli ospiti. I nostri cittadini gliene renderebbero merito. Non è una fatica immane. Ci vuole coraggio, è vero. Ma ne vale la pena e non costa poi nulla! (Gino Schirosi)




PS. LA LETTERA = Caro professore, perché, fra tante questioni affrontate e discusse in tutti questi giorni, non mettere l'attenzione su un problema ormai annoso e che mi sta molto a cuore, essendo io cresciuto in quella piazza e in quell'ambiente? Parlo di P.za A. Moro. “Salotto di Gallipoli”, venne giustamente definita sin dall’anno della sua realizzazione. Nel salotto, tu mi insegni, si ricevono le persone importanti, il salotto è il luogo dove ci si riposa, si discute, si chiacchiera del più e del meno tra amici, dinanzi a una tazza di caffè o una coppa di gelato. Ebbene da allora invece di “salotto” è diventata via via “cucina” e poi pista carrozzabile; eppure da sempre è “zona pedonale” e ha continuato ad esserlo, ma sulla carta!

E’ diventata meta di scorribande degli scooteristi incuranti delle persone ma soprattutto dei bambini esposti sempre al rischio di essere investiti da queste persone incivili. Sicché è finita per diventare fra la totale anarchia parcheggio selvaggio!!! Puntualmente vengono divelte da cittadini incivili e indegni di vivere in questa città le barriere e le catene. È sotto gli occhi di tutti lo scandalo quotidiano: sporcizia diffusa in una piazza invasa da auto parcheggiate ovunque perfino sotto la vecchia Fontana da poco restaurata! Eppure spesso nei pressi della Fontana Greca c’è il Vigile Urbano che non si sogna minimamente di fare la contravvenzione agli occasionali parcheggiatori (ma neanche a quelli che lo fanno abitualmente). Né tanto meno di annotare il numero di targa degli eventuali trasgressori!

Eppure, credo di non sbagliare affermando che, se i Vigili facessero le sacrosante contravvenzioni, perché sono pagati per fare anche questo, Gallipoli sarebbe il Comune più ricco d’Italia e non staremmo qui a cercare di far quadrare un bilancio cittadino perennemente deficitario. In fondo si chiede solo di far rispettare un divieto. Non si chiede certo la luna! Mi chiedo invece se il sindaco non vede questo scempio arrecato al gioiello incastonato nella perla dello Ionio!

Tempo addietro mi trovavo in quella piazza quando stavo per essere investito da un
incivile in motoretta, peraltro forestiero. Alle mie rimostranze ha risposto arrogante: "Te stai quetu sanò te schiaffisciu!" (nonostante io sia portatore di handicap). Mi sono recato dai Vigili e mi hanno risposto che non ci potevano fare un bel niente. Hai capito? Mi hanno detto che ancora non si sa bene cosa fare di quella piazza: se aprirla al traffico o lasciarla zona pedonale. "Si, faccio io, ma intanto cos'è?" Ed essi di rimando: "Zona pedonale!". Ed io: "E allora fatela rispettare!". Sai cosa mi hanno risposto? "Ci vuole un'ordinanza del sindaco". Assurdo! Ma che ci vuole?

Te ne potrei dire delle altre per farti capire veramente da chi siamo governati e come vanno le cose, ma sarà per un’altra volta. Intanto pensiamo a Piazza Moro per denunciare in seguito le altre numerose lamentele a chi di dovere! Spero che tu faccia presente questo annoso problema e se non dovesse succedere niente sono pronto a scrivere a "Striscia la notizia" e a dare ai giornali questa ennesima nefandezza che la nostra collettività non merita. Fiducioso, sono in attesa di una sollecita soluzione del problema. Ne va dell’immagine della città, specialmente ora che siamo in estate. Grazie della cortese ospitalità e affettuosi saluti. Un amico sincero. Mimino.

 
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