Riceviamo e pubblichiamo un commento alla trasmissione di RaiUno del 7 scorso di cui abbiamo dato notizia anche noi (http://www.puntodistella.it/news.asp?id=3674)

Il Premio Barocco è ormai passato, consumato, pare, nell’indifferenza generale. Una fiera delle vanità e delle banalità date in pasto a pochi intimi, una kermesse mediatica del tutto infertile per il nostro territorio. Non si meritava la presenza delle più qualificate figure istituzionali di ogni grado e livello. Non se lo meritava la città storicamente non abituata a subire un tale scempio e a essere infangata sotto una pioggia di polvere, a essere umiliata dal nulla.

Non se lo meritava neppure un teatro che con la sua classe, la sua eleganza, la sua perfezione architettonica e tecnica si è prestato a uno show indecoroso e impopolare. Uno spettacolo di così basso profilo non se lo meritava neppure la diretta tv su RaiUno in prima serata. Senza cultura e senza impegno professionale non si sa come abbia potuto vincere la concorrenza Auditel. Chissà!

Siamo davvero dispiaciuti e rammaricati insieme con quanti, professandosi gallipolini, hanno dovuto assistere impunemente a un obbrobrio di simili dimensioni. Peccato, sarà per un’altra occasione, anche nell’immediato, senza patire ulteriore vergogna! Una consolazione: potremo essere ben ricompensati quanto prima già l’estate prossima! Ci auguriamo solo che la nostra solerte Amministrazione guidata da mani esperte e da menti fervide sappia cacciare dal vischioso pantano le sorti della città proiettandole verso un traguardo luminoso di successi e notorietà cui è da sempre avvezza.

La cittadinanza è avvertita e si prepari a godere spettacoli indimenticabili, senza Rai, senza teatro né comparse. Dinanzi alle onorevoli autorità cittadine, provinciali e nazionali, abbiamo da offrire all’Italia e al mondo ineguagliabili scenografie naturali di ampi spazi all’aperto come l’area del vecchio porto di Gallipoli. Il patron (del Premio Barocco; ndr) Cartenì è avvisato.

Un suggerimento fraterno per l’anno venturo? Se intende dare una svolta e far decollare definitivamente la sua creatura nel suo 42.mo anno di vita, sa a chi dovrà rivolgersi per ricevere qualche utile consiglio tecnico e manageriale al fine di dare qualità, prestigio e onore alla sua ormai invidiabile produzione, liberandola da censure faziose e critiche denigratorie, ancor prima di rivederla condannata all’esilio per ostracismo politico (il gruppo consiliare d’opposizione Pd: Gino Schirosi, Antonella Greco, Enzo Mariello).