“Essere franco e fuggire l’infingimento, promettere poco e mantenere ciò che si è promesso”.

Stiamo assistendo ad una campagna elettorale aleatoria, fumosa, dove si è perso il contatto con la realtà pur di riuscire a sedere su una poltrona. Dove si promette di tutto pur di avere consenso. Dove la politica diventa la possibilità per sistemarsi dal punto di vista personale. Dove la politica non s’intende come strumento dei cittadini per vedere riconosciuti i propri diritti, perché non è una politica al servizio dei cittadini, ma al servizio di se stessi. I problemi che attanagliano la nostra comunità sono gravissimi (il riferimento è a Manfredonia, ma la situazione è generalizzata; ndr), senza essere disfattisti oserei dire tragici: fallimento del Contratto d’Area, disoccupazione dominante, tasse e balzelli vari ai massimi, agricoltura, commercio e pesca in via d’estinzione, alcolismo e dipendenze dilaganti fra i giovani, perdita di valori e senso della famiglia, allontanamento dalla Chiesa e tanto altro.

Situazione determinata da una sinistra egoista, la cui attenzione è rivolta solo ad amici e amici degli amici. Una sinistra che ha fatto opere senza seguire un criterio, ma ha costruito alla rinfusa pur di far lavorare imprese amiche, senza pensare a ciò che effettivamente serviva alla città. Uomini che si dedicano alla politica per raggiungere obiettivi personali. Alleanze di coalizione senza senso politico. Corsa a salire sul carro del vincitore. Clima di ricatto e intimidatorio. Candidature inopportune da un punto di vista etico-morale, controllori che chiedono voti ai controllati. L’Udc alleata con i partiti di estrema sinistra. L’Udc che dopo quindici anni di opposizione rinnega, per svoltare a sinistra, quei valori che l’avevano contraddistinta.

La Dc, la vera Dc, il vero scudo crociato, intende riportare la politica a Manfredonia, vuole che la politica si rivaluti e torni a fare politica per i cittadini, per il bene comune e non dei pochi, poiché unica depositaria dei valori di quello che fu il partito più importante d’Italia: la Democrazia Cristiana. Porre l’uomo al centro della vita amministrativa; prima di tutto viene la persona, la sua libertà e la sua dignità! Occorre che si parli di questione morale, soprattutto di moralizzazione della macchina amministrativa. “Fare ogni sera l’esame di coscienza è buon sistema anche per l’uomo politica, cosi come giovevole fare buoni propositi. Se, ciò nonostante, la sera si arriva a mani vuote senza aver mantenuto i buoni propositi della mattina, pensa che ciò accade ai più, e serve a tenerci umili anche se la gloria umana aleggia attorno alla nostra piccola testa”. (Don Sturzo)