A commento della serata dedicata dagli studenti dell’ITT di Peschici alla “Vita di coppia” ieri e oggi, riceviamo e pubblichiamo.

"I rapporti di coppia nel ventunesimo secolo?
Perché le nostre relazioni non sono come quelle dei nostri nonni?
M’invitate a nozze, e io dico subito la mia.

Partiamo subito dai nonni, questa parte mi aggrada particolarmente. Allora, il matrimonio nei tempi passati era un vero e proprio contratto. La stipulazione di un accordo che non dovesse avere fine. Usciti dalla chiesa la domenica mattina un uomo poggiava il suo sguardo su un’amabile pulzella, poi non le chiedeva di uscire per andare a bere un cocktail, bensì andava da suo padre e diceva “io ho tre ettari di uliveti, un gregge di sessanta capre e una ventina di mucche, se tu mi fai un buon corredo e mi passi una buona dote io mi prendo la tua… mula, a patto che sia obbediente e fertile”.

“Oh Gianni! - disse Giuseppe il padre dell’amabile pulzella (alias mula e Mattea battesimale). - La madre l’ha addestrata a dovere, obbedisce, lava, stira, cucina e con una carota va fino in città… E se non dovesse essere fertile, rimandatecela pure indietro!”

Una bella stretta di mano e il matrimonio era già cosa fatta. Quando si dice amore. Mattea, col sorriso sulle labbra, fece la schiava di Gianni per cinquantasei anni. Sfornò quattro pagnotte, si spaccò la schiena e continuò a baciare la strada dove camminava Gianni. Gianni passava dodici ore al pascolo, tornava a casa e tirava due sganassoni alla moglie e almeno quattro alle pagnotte. Andava all’osteria a farsi qualche bicchiere e se la serata era buona tirava qualche ceffone pure alle svariate prostitute che possedeva.

Questo era l’amore ai tempi dei nostri nonni.

Ma vediamo ora come vivono il rapporto di coppia i nipoti di Gianni e Mattea. Oggi le cose sono più complesse… come tutto d’altronde. Gianni conosce Mattea su Facebook, le chiede l’amicizia e lei accetta. Lei pubblica un link e lui risponde che gli piace. Lui pubblica un link e lei dice che le piace. I due si piacciono. Parlano in chat. Si scambiano i numeri dei cellulari. Si mandano sms. Mostrano le loro foto artefatte sul pc, lui che sembra Brad Pitt è invece Topogigio, lei che sembra Claudia Cardinale in realtà è la fotocopia della Gioconda di Leonardo da Vinci.

Ma i due continuano a piacersi perché i fumi dell’alcol misto nei loro coktail continuano a portare avanti le loro illusioni. Lui le manda un fax coreografico dove le chiede di sposarlo. Lei gli invia una mail con scritto “sì” e una simpatica faccina commossa. Poi, presi dall’entusiasmo, fornicano tramite i-Phone. Avranno un bambino con 256 Gb di memoria e una bellissima stampante come prole, e alla fine divorzieranno tramite avvocati cibernetici che prenderanno il potere verso la metà degli anni venti.

Amen!"