Cari amici della redazione,
l'estate scorsa fui invitato dal mio amico Piero Giannini a scrivere qualcosa - in qualità di "turista ormai stabile" - per la Voce della Confraternita (da ottobre 2007 sostituita da "punto di stella"; ndr).
Da una decina d'anni ho acquistato una cupola nel centro storico e da un piccolo terrazzino sul tet-to guardo Monte Pucci e le Tremiti e nelle giornate più nitide vedo la Maiella e il Gran Sasso (an-che se molti non ci credono...). La sera, tornati dal mare, ce ne restiamo in silenzio ad ammirare il tramonto del sole sul mare mentre i gabbiani compiono le loro evoluzioni sulle nostre teste ancora bagnate.
Anno dopo anno ho imparato i tanti segreti di questo piccolo angolo di paradiso, conosciuto la gente gentile del mio vicolo, visitato baie, boschi, luoghi nascosti, partecipato alle feste del paese, vissuto tanti periodi estivi con la mia famiglia e i miei amici nel mio "buen retiro" peschiciano.
Avrei in serbo anche dei consigli per migliorare certi aspetti urbanistici e paesaggistici del paese, ma me li tengo per me, anche per non essere invadente e restare nella mia posizione defilata di "turista innamorato".
Quello che è successo la scorsa estate però mi ha letteralmente sconvolto, procurandomi quasi un vero e proprio dolore fisico che mi ha lasiato spossato e inebetito.
Come è possibile - mi sono chiesto - che qualcuno (mosso da qualsivoglia motivo o da inqualificabile follia) possa aver voluto deturpare e uccidere le bellezze naturali di queste zone, che tra l'altro costituscono il bene più prezioso per l'economia locale?
Quanto tempo ci vorrà perchè i pini bruciati dal fuoco ricrescano? 40 o 50 anni?
E le attività dei campeggi, degli stabilmenti, dei ristoranti colpiti da tanta ottusità omicida?
Come si potrà recuperare l'immagine stessa della "perla del Gargano" agli occhi di tutti quelli che l'hanno scelta per le loro vacanze?
Mi dico? Ma esiste una coscienza, una morale personale e civica in coloro che hanno compiuto - o anche permesso, e quindi colpevolmente taciuto - tali orrendi misfatti?
Forse non avrò mai una risposta alle mie domande.
Sono passati ormai molti mesi e ho quasi paura a tornare, a non veder più i boschi e le cale verdeggianti.
Cosa è restato? E soprattutto: verrò a sapere che la giustizia e le istituzioni hanno fatto qualcosa? O tutto sarà caduto nell'oblìo e nell'omerta?
Forse...