Da Luisa Nicolai (Roma) riceviamo e pubblichiamo.

“Gentili Signori Rappresentanti delle Istituzioni e degli organi di informazione,
ho appena visto le immagini di quello che nel sito web viene definito come "Il volto di un canile del Salento"... una raccapricciante rassegna fotografica di poveri cani randagi che hanno come unica colpa quella di essere nati in un mondo devastato da esseri barbari e DIS-umani che ha pensato bene di sbarazzarsi di loro rinchiudendoli per il resto dei loro giorni in autentici lager senza cure e senza affetto poiché in molti di questi canili non sono ammessi nemmeno i volontari. Non ho molto da aggiungere perché, francamente, poco c'è da aggiungere di fronte all'aridità della nostra specie, preferisco tenere per me il dolore, la rabbia e il senso di impotenza che ho provato vedendo queste foto, e scelgo di congedarmi con una citazione con la quale spero di riuscire a stimolare in qualcuno di voi una umana riflessione:

"Se al punto dell’evoluzione che ha raggiunto, l’uomo contemporaneo non si rende conto che gli animali sono individui unici, dotati di sentimenti, intelligenza, relazioni sociali e familiari, questo significa che egli non ha compreso, non è progredito: la sua è una sconfitta. (Jane Goodall)

Con i migliori saluti e con la speranza che almeno una delle persone in indirizzo si muova CONCRETAMENTE per mettere fine a questo orrore. (Luisa Nicolai - Roma)

Ps.- Per rispetto della sensibilità di chi leggerà questo messaggio evito di allegare le immagini di questi animali sfortunati, perchè sono veramente forti, ma se qualcuno desiderasse vederle basta cercare su un qualsiasi motore di ricerca "volto di un canile del salento".

NB. – “Punto di Stella” se ne è prudentemente astenuto.