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  LETTERA AL GIORNALE ......

 

01/12/2009

CALABRIA CHIAMA PUGLIA

 Da Francesca Munno riceviamo e pubblichiamo il documento del Forum che si terrà a Lamezia Terme il 6 dicembre sulle problematiche legate alla tutela dell’ambiente: bonifiche, difesa risorse comuni, ciclo rifiuti, aggressione coste… Oltre a portare la nostra testimonianza di Garganici “afflitti” dalle stesse problematiche, il “Movimento 24ottobre” delle Associazioni Movimenti e Comitati calabresi ci invita a “FARE RETE!” perché solo insieme, afferma Francesca Munno, “possiamo combattere e distruggere questo sistema criminale. Mandatemi articoli - continua - su come sta procedendo lì la situazione. Inoltre volevo comunicarvi che due giornalisti del Quotidiano calabrese hanno scritto un libro sulle navi dei veleni: se volete possiamo organizzare dalle vostre parti una presentazione del libro.” Di seguito il documento del Forum.

“A seguito della grande manifestazione del 24 ottobre ad Amantea, che ha visto la partecipazione di oltre 30mila persone giunte da tutta la Calabria, per i movimenti della Calabria si è posta la necessità di coordinare meglio le proprie forze e risorse sparse su tutto il territorio per cercare di dare un’unica identità. Vogliamo promuovere una mobilitazione generale e avviare una discussione permanente che coinvolga tutti i movimenti presenti nella nostra regione, puntando a sollevare le problematiche legate alla tutela dell’ambiente nella regione Calabria (bonifiche, difesa delle risorse comuni, ciclo dei rifiuti, aggressione delle coste, etc.), per chiedere la tutela di tutti i beni comuni, dall’acqua alla salute, alla cultura, al lavoro, all'ambiente.

“Ad Amantea, il 24 ottobre scorso, Associazioni, Comitati e Movimenti di tutta la Calabria, hanno tracciato un percorso lineare e coeso, che parte da semplici e chiare richieste rispetto alla tutela della salute e il recupero ambientale del territorio di tutta la regione Calabria. In particolare:

- la bonifica immediata, in tempi certi e con procedure trasparenti, di tutti i siti inquinati sino a oggi individuati in Calabria;
- il monitoraggio ambientale permanente di terra, aria e acqua, partendo da uno studio epidemiologico e tossicologico da effettuarsi su tutta la popolazione residente in prossimità dei siti inquinati, ma anche nelle aree dove sussistono ragionevoli dubbi tuttora di contaminazione e/o inquinamento in Calabria;
- verità e certezza su responsabilità civili, penali e politiche di chi, negli anni ha inquinato, lucrato e permesso lo sfruttamento indiscriminato e senza scrupoli del territorio calabrese;
- la moratoria sui rifiuti affinché si realizzi un nuovo Piano di smaltimento basato sulla riduzione dei rifiuti prodotti e sulla reale raccolta differenziata spinta, evitando così che si realizzino nuove discariche, inceneritori o altre opere invasive sul territorio regionale;
- la moratoria sulla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina e su tutte quelle opere di cementificazione selvaggia delle coste e del paesaggio calabrese;
- impedire lo sfruttamento energetico intensivo e non eco-compatibile del territorio di tutta la Calabria;
- la difesa dell'acqua come bene comune, attraverso il riconoscimento negli ambiti comunali, provinciali e regionale del diritto umano all'acqua e del servizio idrico integrato con un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica;
- inalzare il livello d'attenzione per prevenire infiltrazioni ed appetiti mafiosi troppo spesso presenti nella realizzazione di opere pubbliche, nella gestione del ciclo dei rifiuti ed, in generale, nell'intera economia calabrese.

“Di fronte a queste richieste e di fronte ai tanti disastri ecologici accertati, e a quanti altri ve ne sono nella nostra terra e nei nostri mari, finora le istituzioni non si sono mosse per come avrebbero dovuto e soprattutto per tutelare gli interessi dell’intera popolazione. La lentezza delle iniziative governative, rispetto alle bonifiche da effettuare sui tanti siti contaminati dei nostri territori e all’avvio di una campagna organica di ricerca di tutte le navi dei veleni inabissati nei nostri mari, incomincia a preoccupare ed a far sospettare tentativi di depistaggi programmati e di disinformazione.

“A risolvere i problemi connessi a questo quadro allarmante fatto da disastri ecologici ed ambientali diffusi su tutto il territorio regionale non può bastare la buona volontà e l’attivismo di un singolo Procuratore della Repubblica o di un assessore regionale, spesso lasciati senza risorse e mezzi. Non chiediamo rassicurazioni, ma verità provate e dimostrabili, senza alcun elemento di incertezza, soprattutto a noi tutti che siamo i primi soggetti colpiti da questa catena di episodi inquietanti. Crediamo sia indispensabile, per rendere sostenibile il futuro della nostra regione, essere riconosciuti quale parte attiva entrando nel processo di programmazione e di gestione del ciclo dei rifiuti, dell'energia, dell'acqua, dell'urbanistica e delle problematiche legate alla tutela dell’ambiente e del territorio.

“Da qui, dunque, l'idea di costruire un forum di discussione, un luogo fisico dove uomini e donne, soggetti collettivi, associazioni e movimenti di questa regione, possano confrontarsi, dialogare e proporre iniziative concrete per un'azione più incisiva e risolutrice dei problemi. Dobbiamo discutere e tracciare un percorso, il più unitario possibile, teso a denunciare la crisi ambientale e sanitaria procurata dalla nociva gestione del ciclo dei rifiuti, dalle attuali forme di produzione dell’energia basate quasi esclusivamente su processi di combustione e da una miope politica che punta a realizzare infrastrutture faraoniche dimenticando le reali esigenze dei territori.

“Viceversa occorre favorire uno sviluppo vero della Calabria che crei nuove possibilità occupazionali, che rispetti e recuperi il nostro territorio, che migliori le condizioni di vita dei calabresi, che difendi l’ambiente e la salute dei cittadini e che tuteli i Beni Comuni e gli interessi concreti delle nostre comunità. Il Forum - che si terrà domenica 6 dicembre a Lamezia Terme - punterà, dunque, ad approfondire le tante emergenze ambientali della nostra regione ed a proporre soluzioni condivise. Proprio a questo fine e per facilitare la partecipazione di tutti ma soprattutto per giungere a conclusioni propositive e concrete, il Forum si strutturerà in quattro gruppi di lavoro, che affronteranno le principali vertenze ambientali. In particolare:

1) Acqua e beni comuni
In questo gruppo di lavoro si approfondirà la discussione sulla tutela dei beni comuni in Calabria ed in particolare lo sfruttamento economico delle risorse idriche della regione.
2) Navi dei veleni e rifiuti tossici
In questo gruppo di lavoro si approfondirà la discussione sulle problematiche legate allo smaltimento illegale dei rifiuti tossici in Calabria (Navi dei veleni, scorie nucleari, scorie industriali “Marlane”, il caso Crotone, Cerchiara, Sibari, Cassano Ionio, Amantea – valle del fiume Oliva, Cetraro,etc.)
3) Ponte e infrastrutture
In questo gruppo di lavoro si approfondirà la discussione sulla situazione relativa al progetto di costruzione del ponte sullo Stretto e su tutti gli altri progetti di opere faraoniche, speculative ed aggressive del territorio che proliferano nella regione Calabria. In questo gruppo di lavoro si coordineranno, anche, tutte le azioni legate alla manifestazione del 19 dicembre a Villa San Giovanni contro il ponte sullo Stretto.
4) Ciclo dei rifiuti ed energie
In questo gruppo di lavoro si approfondirà la discussione sul ciclo dello smaltimento dei rifiuti in Calabria (Commissariamento, piano regionale, società miste, discariche, inceneritori ed impianti di smaltimento) e sullo sfruttamento energetico intensivo del territorio.

“La discussione nei gruppi di lavoro sarà la base su cui costruire le decisioni da prendere in assemblea plenaria e che riguarderanno anche le prossime iniziative da avviare in Calabria. I lavori del Forum punteranno soprattutto a:
• Preparare un LIBRO BIANCO sull’emergenze ambientali della Calabria. A questo scopo sarà necessario che tutti i partecipanti realizzino una descrizione dettagliata dei problemi ambientali dei propri territori.
• Organizzare al meglio la partecipazione e lo svolgimento della manifestazione del 19 dicembre a Villa San Giovanni contro il ponte sullo Stretto.
• Avviare una discussione su come costruire una vertenza ambientale che investa tutta la Calabria
• Decidere la denominazione che accomuni le rivendicazioni e le proposte dei comitati e delle associazioni calabresi partecipanti al Forum.


IL PROGRAMMA DI DOMENICA 6 DICEMBRE
Ore 9 - Registrazione partecipanti
Ore 9.30 - Apertura dei lavori dell’Assemblea Plenaria e presentazione delle iniziative da intraprendere, lettura del documento base e composizione dei gruppi di lavoro
Ore 10.30 - Avvio dell'attività dei gruppi di lavoro
Ore 13 - Pausa pranzo (colazione a sacco a carico dei partecipanti)
Ore 14 - Ripresa dei lavori in Assemblea Plenaria
Ore 15 - Fine dell'attività dei gruppi di lavoro
Ore 15.30 - Dibattito in Assemblea Plenaria sul lavoro dei gruppi di lavoro – Proposte e deliberazioni finali


ORGANIZZATO DA: Altra Lamezia / ARCI Crotone / Associazione Confronti / Ass. Paolab / Associazione Ambientalista “Il riccio” – Castrovillari / Associazione Universitaria “Udu Cosenza” / Beni Comuni Cosenza / Casa della Legalità – Lamezia /CGIL Amantea / Centro Sociale “La Riscossa” / Cib Unicobas / Collettivo Universitario Socio-Politico-Culturale “Filol.8 – Azioni Manifeste” / Collettivo Universitario “P2 – Occupata Comitato Civico “Natale De Grazia” / Comitato Civico Valle Oliva Terre a Perdere / Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”/ c.s.o.a. “A. Cartella”/ FORA di Cosenza / Forum Ambientalista / Movimento Ambientalista del Tirreno / Movimento “Terra, Aria, Acqua e Libertà” – Crotone / Progetto Universitario Unical – “Ateneo Controverso”/ Rete No Ponte / Rosso Cetraro / Rua Sao Joa – Lamezia Terme / TerritoRio T.

 
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