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  LETTERA AL GIORNALE ......

 

09/07/2009

A SAN SEVERO SPAZI PUBBLICI PER USI PRIVATI

 L’occupazione del suolo pubblico a San Severo è ormai emergenza. Si sta diffondendo a macchia d’olio la cattiva consuetudine di utilizzare il suolo pubblico come se fosse una propaggine del negozio, bar, officina, garage, abitazioni ecc. Se si osservano per esempio gli spazi davanti ad alcuni venditori di frutta e verdura si noterà che: siepi e alberi sono scomparsi, il marciapiede, a volte anche il tratto di strada, è occupato permanentemente dalla loro merce, le norme igienico-sanitarie vengono ignorate e si creano disagi a pedoni e traffico (per esempio agli incroci).

In via Don Minzoni, all’altezza dell’incrocio con via Zannotti, un’area riservata ai disabili viene permanentemente occupata da tre sedie oltre che da vasi e orto spontaneo. Su viale 2 Giugno, i casi di sconfinamento, abuso, uso improprio e appropriazione indebita sono innumerevoli. In via Giustino Fortunato si occupano tre-quattro posti auto davanti a un negozio, giusto per far capire chi è il padrone. Naturalmente chi vende moto cosa fa? Mette in esposizione sulla strada un campionario della merce, alcuni meccanici ed elettrauto esercitano sulla strada o nelle aree adibite a parcheggio, e poco importa se nelle vicinanze c’è una scuola, l’ospedale o altro.

Inoltre, assistiamo alla diffusione di file di paline messe anche in strade strette che spesso causano danneggiamenti e incidenti; aggiungiamo il diritto di ogni bar, pub, pizzeria a buttare quattro sedie fuori dal locale per un raffinato servizio al tavolo con le macchine che ti girano attorno e i pedoni (i cittadini che pagano per sistemare strade e marciapiedi) in mezzo alla strada. Altro che piste ciclabili…

Un altro caso significativo è rappresentato da via Lucera dove in modo permanente i marciapiedi vengono utilizzati per il parcheggio di auto, così come i due lati della strada… E il caos regna sovrano. I vigili urbani, vecchi e nuovi, nella maggior parte dei casi preferiscono non vedere; l’ufficio tecnico di San Severo, come se non bastasse, ci mette del suo per creare altre barriere su marciapiedi e strade che hanno già il minimo sindacale di spazi per i pedoni.

Il risultato di tutto questo non solo è la sottrazione di spazi utili ai cittadini e disagi relativi alla circolazione ma anche un ulteriore scoraggiamento alla circolazione pedonale e ciclistica; con una gestione più oculata dell’ordinaria amministrazione e con maggiori controlli e scelte urbanistiche appropriate si faciliterebbero molte iniziative. Da noi i regolamenti, le ordinanze, il codice della strada sono stati considerati sempre “documenti politici” cioè da interpretare, discutere, derogare, mai applicare.

Ma noi siamo provinciali e continuiamo a praticare la logica della provvisorietà permanente, dell’attesa indefinita, della continuità culturale seppure con colori diversi: noi ci auguriamo che questa Amministrazione rappresenti una discontinuità col passato, che vengano messe in discussione dirigenze e consuetudini. In tal senso abbiamo apprezzato il messaggio alla cittadinanza del sindaco Gianfranco Savino, ma ora attendiamo che si passi dalle parole ai fatti.

 
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