E’stato chiesto a Barac Obama cosa farà nei prossimi cento giorni e lui ha risposto che sta seriamente considerando la possibilità di… PERDERE LA CALMA. A Peschici non sono passati cento giorni ma un anno da quando la nuova giunta è al lavoro… lavoro? Si sa, gli inizi sono difficili per tutti, allora si chiede di avere un po’ di pazienza. Ma a un anno di distanza nulla si muove, anzi si notano tante di quelle cose storte che perdere la calma potrebbe essere un bene. Dev’essere facile promettere in tempi di campagna elettorale, così come dev’essere difficile mantenere nel tempo gli impegni presi. Siamo alle porte di una nuova stagione e a Peschici le stagioni sono sempre più corte, ma oltre ai privati che si danno da fare per accogliere chi ancora ci degnerà della sua presenza nulla si muove. Sarebbe meglio dire che tutto si muove solo ora. Non so se sono strascichi delle passate Amministrazioni, ma quando si avvicinano i ponti di fine aprile come per incanto Peschici diventa un cantiere. Lo stesso periodo viene scelto da anni per lavori alla fogna in zona porto, allargare la strada a Montepucci, fare i marciapiedi lungo la statale che si fa più trafficata e che appena terminati sono già pieni di erbacce. Per non parlare poi dei lavori alla curva Morcavallo che vanno avanti da gennaio. Ma si è pensato anche solo per un attimo che chiunque abbia pensato di venire sulla costa, e non solo a Peschici, anche a Vieste o in Foresta Umbra, negli ultimi cinque mesi ha dovuto percorrere strade non così definibili (con buona pace della stabilità millenaria della vicina Abazia)? Altro problemino, non proprio piccolo, i rifiuti. Dove sono le tanto annunciate oasi ecologiche? Possibile che chi venga a trascorrere qui il week-end non sappia come disfarsi dei rifiuti al momento della partenza? Si è mai provato a fare una passeggiata di sera in via Colombo, nel Centro Storico? C’è un angolo che molto ben si presta, trasformato in discarica con annessi gatti e sacchetti rotti a pochi passi da un ristorante. Le baracche giù in spiaggia ormai si tengono su letteralmente appoggiate ai rottami che contengono. Si provvederà ancora a nasconderle per il prossimo Jazz festival? Dei nostri cani randagi poi si è occupato anche il quotidiano “La Padania”, ma solo loro! La sera fa paura raggiungere la fermata degli autobus in zona campo sportivo, attaccano anche le auto di passaggio.
Non parliamo poi delle nuove costruzioni sorte con le recinzioni in zone percorse dal fuoco, e chi di dovere non interviene neanche se ripetutamente chiamato. Si dice che i panni sporchi si lavano in casa, beh, facciamolo prima che la nostra casa ospiti ancora un po’ di forestieri. Del resto anche loro hanno ben capito l’andazzo. Sanno che si può anche recintare un angolo di strada pubblico con tanto di cartello "parcheggio privato" senza temere che qualche vigile si prenda la briga di controllare. In fondo qui se chiami i vigili passi per chi non si sa fare i fatti suoi e certamente fino a sera il tuo anonimato viene molto professionalmente leso. Questa è solo una piccola parte di ciò che una giornata senza acqua, l’ennesima nell’ultimo periodo, porta a galla. (Ma non si poteva mandare un comunicato a “punto di stella” per informarci, o non s’è ancora capito che abbiamo un mezzo d’informazione in paese?) A questo punto le domande sono ancora molte e le risposte nulle, come quelle che aspettiamo da mesi dal nostro sindaco, che s’è scordato di avere una rubrica tutta per lui, sempre su punto di stella. Una via d’uscita però c’è sempre. Tutta la spavalderia sprecata in campagna elettorale certamente lascia con il fiato corto, ma sicuramente si può trovarne ancora un po’ per dire: “Non è semplice come sembrava, forse non possiamo farcela”. E dare quindi un’altra possibilità a questo paese? (Lettera firmata)