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17/12/2014

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IL SEGRETO DEL DILUVIO DEI DILUVI

Clicca per Ingrandire È il compleanno di Noè e, tanto per cambiare, sta piovendo. Una giornata perfetta per fare i conti con malinconie e speranze, ma soprattutto col segreto che si nasconde dietro il diluvio dei diluvi. “L’ansia di Noè” è la vera storia dell'arca più̀ famosa di tutti i tempi e del patriarca che doveva salvare le specie della Terra. Un uomo con tanti, troppi, anni sulle spalle; un uomo - coi suoi dubbi, incertezze, desideri e aspettative - distante anni-luce da quella figura monolitica e quasi ‘mitologica’ cristallizzata e così restituita nel corso dei millenni.

LO SPETTACOLO. “L’ansia di Noè” è lo spettacolo di punta della terza stagione teatrale della Piccola compagnia impertinente di Foggia, che dedicata sette serate alla nuova produzione targata “PCI”: una pièce diretta e interpretata da Pierluigi Bevilacqua, scritta da Enrico Cibelli, coi costumi di Monica Raponi (Accademia Teatrale di Roma “Sofia Amendolea”). “L'ansia di Noè” raccoglie e racconta lo sfogo di un uomo chiamato a navigare in mare aperto durante il diluvio universale, pur di dare un futuro al pianeta. Uno spettacolo in cui una storia così imponente riesce a fondersi con una capacità comica e irriverente, caratteristica della compagnia di via Castiglione fin dalla prima ora. Lo spettacolo andrà in scena a Foggia i prossimi 20, 21, 26, 27, 28, 29, 30 dicembre, alle 21.

“La collaudata scrittura drammaturgica di Enrico Cibelli - spiega il direttore artistico Pierluigi Bevilacqua - parte dal famoso racconto biblico, riscrivendolo da un punto di vista grottesco e surreale. Abbiamo sentito, come compagnia, l’esigenza di confrontarci con uno degli archetipi della narrativa mondiale ma a modo nostro. L’ansia di Noè è un ‘monologo laterale’, una naturale evoluzione della visione del teatro che più ci interessa. Storie sbilenche, creative, impertinenti”. Biglietto intero 10 euro, ridotto 8 euro. Per assistere agli spettacoli bisogna associarsi compilando l'apposito modulo e versando una quota associativa di € 1 che sarà valida per l'intera stagione teatrale 2014-15 (info e/o prenotazioni: info@piccolacompagniaimpertinente.com – tell. 320.62.12.489 – 0881-196.11.58).


NEL FOYER. Come consuetudine ormai, per la terza stagione di via Castiglione il post-spettacolo continua a essere un momento di condivisione di idee e punti di vista, degustazione e scambio di feedback, in merito agli spettacoli proposti, accogliendo gli spettatori del foyer del Piccolo teatro impertinente dove - grazie a Business Wine e Cantina Candido - chi lo desidera potrà degustare un calice di vino. Inoltre, fino al 6 gennaio sarà possibile ammirare le opere dell’artista foggiana Tiziana D’Ambrosio (leggi Scheda a seguire; ndr), allestita negli spazi del teatro (foto 1 sotto) e visitabile dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19 (le sere degli spettacoli sarà possibile entrare fino alle ore 21) in cui celebra il valore estetico del corpo umano andando oltre la semplice rappresentazione figurale (foto 2).


SCHEDA TIZIANA D’AMBROSIO

BIOGRAFIA = Nata e cresciuta tra colori e pennelli, figlia del pittore Raffaele, autodidatta, si dedica alla pittura, trovando in quest’arte il giusto valore della sua espressione. E’ presente all’ArteGenova il 2013 e partecipa alla mostra collettiva d’arte contemporanea “I Colori dell’Anima” alla Galleria AccorsiArte di Torino dal 23 febbraio al 14 marzo 2013. Vince il Primo premio, sezione Pittura, alla “1ª Biennale della Creatività Verona” a febbraio 2014, a cura dei proff. Paolo Levi e Vittorio Sgarbi. In aprile 2014 espone a New York ad Artexpo. Partecipa a “Spoleto incontra Venezia” dal 27 settembre al 24 ottobre 2014, a cura di Vittorio Sgarbi, nel Palazzo Rota-Ivancich di Venezia. Partecipa a “Triennale di Arti visive a Roma”, nel Chiostro del Bramante, dal 21 novembre al 3 dicembre 2014.

RECENSIONE OPERE (Alessandra Alagna, critico) = Analizzando i lavori dell’artista Tiziana D’Ambrosio, possiamo rilevare che tendono a un’espressività intensa che deforma corpi e membra umane, caricandole di nuovi significati introspettivi. La sua pittura va oltre la semplice rappresentazione figurale: è caratterizzata da uno straordinario spirito di osservazione denso di realtà - anche se distorta - con cui trova una forte adesione al concettuale. Il suo sguardo artistico e la sua ricerca si orientano verso lo studio del corpo umano, dei suoi dettagli, dei suoi movimenti nello spazio.

Particolari del corpo umano si stagliano su uno sfondo neutro in maniera da non distrarre l’osservatore e far sì che si concentri sulla figura umana, che diventa il cuore della sua opera, in una straordinaria libertà di pose. Quasi come riflesso di un moto visibile connesso con il loro esistere, riflesso della condizione umana, le pennellate dell’artista enfatizzano il valore estetico del corpo umano celebrandone l’eleganza mediante una festosa cronia e un’accattivata luminosità. Il tutto realizzato con una tecnica personale e impeccabile che le ha consentito di raggiungere l’optimum rappresentativo liberando così il suo innato talento e la sua creatività senza porsi alcun limite.



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