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25/04/2012

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25 APRILE

Clicca per Ingrandire Diritti negati: la lotta di ieri, la resistenza di oggi. Questo il titolo dell’iniziativa organizzata dalla Rete Antirazzista Salento per il 25 Aprile 2012. La giornata concluderà il ciclo di eventi itineranti “Facciamo la differenza!”, che la Rete Antirazzista ha ideato per sostenere la “Campagna l’Italia sono anch’io”. A partire dalle 18, lo spazio antistante la Chiesetta Greca di Lecce verrà allestito e animato dalle associazioni delle comunità migranti e dalle associazioni antirazziste.

Il pomeriggio inizierà con la proiezione di due documentari, uno sul razzismo e uno sul fascismo. Seguirà un dibattito al quale parteciperanno le associazioni degli immigrati promotori dell'iniziativa, uno storico che ricostruirà il periodo del fascismo italiano e della resistenza, un missionario comboniano, il rappresentante di un'associazione di emigranti salentini, un rappresentante locale di Emergency, il presidente di Terra del Fuoco Mediterranea, l'Associazione “L'Ensete” onlus.

Una rievocazione del “25 Aprile” nuova, in cui i temi della resistenza verranno legati a quelli delle migrazioni. Non solo una celebrazione delle lotte antifasciste quindi ma una giornata di riflessione anche sulle nuove “resistenze”, all’insegna della promozione dell’attivismo sociale e politico, in nome del diritto di cittadinanza e in generale dell’equità e giustizia sociale. Durante l’iniziativa verranno presentati i risultati ufficiali della campagna sia a livello nazionale sia locale. L’obiettivo infatti è stato largamente raggiunto. Più di 200mila le firme consegnate nel mese di marzo alla Camera dei Deputati dal Comitato nazionale organizzatore.

Migliaia in tutta Italia sono stati i comitati e i gruppi di volontari che si sono attivati per sostenere le ragioni della campagna di sensibilizzazione. Anche a Lecce sono state raccolte centinaia di firme. Due le petizioni promosse dalle 19 organizzazioni della società civile. Una sulla riforma del diritto di cittadinanza che preveda cittadini italiani anche i bambini nati in Italia da genitori stranieri regolari e una nuova norma che permetta il diritto elettorale amministrativo ai lavoratori regolarmente presenti in Italia da cinque anni.

La serata si concluderà con un momento conviviale nel quale alcune associazioni di migranti proporranno l'assaggio di cibi tradizionali e un intrattenimento musicale. L'iniziativa è promossa oltre che dalla Rete Antirazzista Salento anche da Emergency, L'Ensete Onlus, Terra del Fuoco Mediterranea, Missionari Comboniani, Teranga, New Generation, Comunità Guineana, NaeMi, FucinAsud, Meticcia, Comitato per la difesa dei diritti degli immigrati, Officine Culturali Ergot, Campo sosta Panareo, Sportello dei Diritti, Ass. Josè Martin, Etnos, Vellazerimi, Al Levante.


SCHEDA DI APPROFONDIMENTO (perché il “25 Aprile”, Festa della Liberazione) = Il 10 luglio 1943 gli Alleati sbarcano in Sicilia al comando del generale George Patton. E’ l'inizio della liberazione d'Italia, come dice il generale Eisenhower: per “ristorare l'Italia come nazione libera”. Tutto comincia con la presa di Pantelleria poi, nell'arco di un mese, le forze anglo-americane liberano la Trinacria giungendo a Messina il 17 agosto. Il 3 settembre l'Ottava Armata inglese del generale Montgomery sbarca in Calabria. Sei giorni dopo gli americani, al comando del generale Clark, prendono terra a Salerno. Il 1° ottobre Napoli viene liberata, ma la linea Gustav, all'altezza di Montecassino, blocca l'avanzata alleata fino alla primavera del '44.

A giugno l'avanzata alleata libera Roma, per essere ancora arrestata dal secondo poderoso baluardo difensivo tedesco: la linea Gotica. Solo nella primavera del ‘45 la linea cade, la Toscana è libera e le truppe alleate irrompono nel Nord Italia. Il 21 aprile le truppe del generale Alexander entrano a Bologna e nei giorni successivi gli Alleati raggiungono Milano, Genova e Venezia (le città sono state liberate già dai partigiani del Comitato di Liberazione Nazionale). Nelle altre città la popolazione civile insorge contro le truppe d'occupazione nazista e i fiancheggiatori fascisti stanca delle sofferenze e dei dolori patiti. I tedeschi sono in rotta verso i valichi alpini e a Dongo, sul lago di Como, Mussolini viene catturato dai partigiani.

 Ufficio Stampa Comune di Lecce + Redazione

 

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