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19/07/2011

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LA TERRIFICANTE ANGUANA VENETA AVVISTATA NELLE ACQUE GARGANICHE

Clicca per Ingrandire Arrivato alla 16.ma edizione, il Carpino Folk Festival, il festival della musica popolare e delle sue contaminazioni, ospiterà lunedì 8 agosto a Carpino (in Piazza del Popolo dalle 22) Patrizia Laquidara e il suo “Canto dell'Anguana”. Le “anguane” sono descritte frequentemente come giovani donne, spesso molto attraenti e in grado di sedurre gli uomini, altre volte invece come esseri per metà ragazze e metà rettile o pesce, in grado di lanciare forti grida (in Veneto esisteva fino a poco tempo fa il detto "Sigàr come n'anguana", gridare come un'anguana), altre ancora come anziane magre e spettrali, o figure notturne che si dileguano sempre prima che chi le incontri sia in grado di vederne il volto. Nelle leggende friulane sono vestite quasi sempre di bianco, mentre altre tradizioni affermano che amassero colori brillanti e accesi: il rosso e l'arancione. In rari casi appaiono con indosso stracci logori di colore nero.

Il prossimo 8 agosto la giovane e attraente “anguana”, Patrizia Laquidara (foto del titolo; ndr), sarà in Puglia al Carpino Folk Festival “H2O” che per la prossima edizione è completamente dedicato al patrimonio culturale dell'acqua. Partito a giugno da Vicenza per approdare in diverse città del nord e centro Italia, il suo live tour “Il Canto dell’Anguana” ne presenta l’ultimo progetto discografico uscito lo scorso gennaio e prodotto da Giancarlo Trenti per Slang Music. Per questo lavoro Patrizia si è ispirata alla mitologica creatura femminile della tradizione popolare veneta, rinomata per la sua duplice natura terrestre e acquatica ossia umana e animale da cui derivano il potere di metamorfosi e gli ambigui e ambivalenti poteri, benefici e allo stesso tempo terrificanti.

Il Canto dell'Anguana ha già raccolto il consenso unanime della critica che l’ha definito “uno splendido progetto di canzoni dialettali” (Jam), “un disco meraviglioso” (Beat Magazine), “un disco maturo e riuscito” (il Manifesto), “un gioco con il mito e con le forme del desiderio” (Il Giornale della Musica), “canzoni di straordinaria efficacia” (Mescalina), “magico, arcano, seducente e misterioso come un canto di sirene” (Corriere del Veneto), “album bellissimo, fascinoso nell’idea, nell’elaborazione e nell’interpretazione” (L’Arena), “ballate saporite, intessute di venti balcanici” (Internazionale), “capacità sbalorditiva di ammaliare e di stregare” (Raro), “arriva dritto al cuore dell’ascoltatore” (Attikmusic), “di una bellezza imbarazzante” (Fullsong)...

Uno spettacolo portato in tour dove le atmosfere magiche e rarefatte della ballata si alternano ai ritmi indiavolati e gioiosi della taranta e dei balli di paese, di suoni mediterranei dove gli strumenti acustici del violino e della viola (Maria Vicentini), fisarmonica (Thomas Sinigaglia), chitarre e mandolino (Giancarlo Bianchetti), batteria (Nelide Bandello), percussioni (Luca Nardon) e basso (Davide Garattoni) si fondono con campionamenti e fiati dal sapore balcanico, elettronico. Suoni d’acqua e versi di pipistrelli incontrano rumori di catene e metalli, intervallati da brevi aneddoti di storie e leggende riguardarti l’Anguana, figura mitologica protagonista dell’album, recitate e suonate (Kaoss Pad e Helicon Voice) da Patrizia Laquidara.

Il palcoscenico si trasforma così in uno specchio d’acqua dove l’atmosfera densa e principalmente notturna crea paesaggi di luci e ombre che simulano le fasi lunari, in cui le manifestazioni atmosferiche s’imbattono, facendo splendere meravigliose eclissi. Il talento eccentrico della giovane artista la fa spaziare da una tournée in Brasile agli Stati Uniti, dal Giappone al Portogallo, dal Marocco all’Inghilterra, dal teatro alla produzione artistica di un disco di musica popolare, da collaborazioni prestigiose che variano dalla musica contemporanea, d’autore, jazz (Arto Lindsay, Ben Perowsky, Smokey Horlem, Tom Bartlett, Alfonso Santimone, Stefano Bollani, Rita Marcotulli, Mario Venuti, Andrea Chimenti…) alle colonne sonore (Paolo Buonvino), alla musica popolare (Ambrogio Sparagna, Elena Ledda, Mauro Palmas, Ben Mandelson, Nicola Parov, Guo Yue, Rodrigo Leao, Davide Van des Sfross, Stefano Valla, Sandra Kerr, Wu Fei…), alla scrittura di canzoni che l’hanno portata in breve tempo a farsi conoscere in Italia e anche all’estero come cantante, autrice, compositrice e anche produttrice.

Coi suoi due precedenti album “Indirizzo Portoghese”, prodotto da Pasquale Minieri (Rosso di sera-Virgin record) e “Funambola” prodotto da Arto Lindsay (Ponderosa music and art), conquista e entusiasma la critica musicale specializzata. Ha vinto già vari premi (Festival Premio Città di Recanati 2002, Premio della critica Festival di Sanremo 2003, premio cantante di musica popolare IMAIE 2007. Il Premio Tenco nomina l’album “Funambola” fra i cinque piu’ belli del 2007. Noite luar, colonna sonora del film “Manuale d’amore” è stata nominata al David di Donatello. Inoltre si fa conoscere al pubblico grazie a un’intensa attività live, conquistando credibilità di stampa e critica, e ottenendo un posto di rilievo nel panorama musicale italiano.




 Ufficio Stampa Associazione Culturale Carpino Folk Festival

 

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